Dante Alighieri tra santi e demoni in una Firenze magica

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Foto di Waltteri Paulaharju da Pixabay

Nel corrente momento storico la letteratura dell’Immaginario non vive certo un periodo florido a causa di un tracollo delle vendite dei libri. Se da un lato possiamo imputare parte di questo risultato negativo alla pirateria e all’avvento della rete, dall’altro dobbiamo rilevare che il livello medio dei volumi presenti sul mercato è ampiamente al di sotto della sufficienza. Ciò è dovuto in parte anche alle scelte delle grandi case editrici, tese a commercializzare prodotti omologati il cui unico fine è creare profitto.

In particolare, nel panorama del fantasy assistiamo a una continua decadenza tanto che, scorrendo le novità editoriali, risulta assai difficoltoso trovare un titolo che sia originale e che si differenzi dall’imbarazzante mediocrità. La colpa di ciò è da attribuire però anche agli autori, che difficilmente si documentano prima di scrivere e quasi mai hanno letto più di dieci volumi inerenti al genere. Questa desolante situazione non esclude tuttavia il fatto che esistono ancora soggetti capaci di distinguersi dalla massa e di creare storie alternative alla narrativa per ragazzi, all’urban fantasy, al paranormal romance e al grimdark fantasy.

Uno di questi è Livio Gambarini, brillante scrittore versato sia nel romanzo storico che nella speculative fiction, che ha ottenuto ottimi riscontri non solo nel nostro Paese, ma anche dai critici americani, cosa assai rara per un italiano che si occupi di narrativa dell’Immaginario. Recentemente ha pubblicato Eternal War 3 – Il sangue sul giglio (Acheron Books, 2019, 329 pagine, 12,75), opera di fantasia eroica ambientata nell’Italia del Basso Medioevo durante la lotta fra Guelfi e Ghibellini, quando all’interno e all’esterno dei comuni cominciavano a scatenarsi lotte selvagge tra le nuove e le vecchie forze politiche ed economiche – lotte sfociate in guerre da cui è derivata la disgregazione dell’entità comunali e la formazione delle signorie.

Nella fattispecie, ci troviamo a Firenze nel momento in cui tra Guelfi bianchi e Guelfi neri si apre un conflitto terribile che vede come protagonisti Guido Cavalcanti e Dante Alighieri, scontro che nasconde una ben più occulta guerra nella quale emergono due differenti piani dell’esistenza: quello materiale in cui vi sono gli umani e quello spirituale dove interagiscono i fantasmi. Questi ultimi, tuttavia, influenzano grandemente la psiche dei loro protetti umani attraverso molteplici artifici magici e combattono tra loro per la conquista del potere. In questa guerra senza confini dimensionali entrano in gioco anche i santi della Chiesa cattolica, i genius loci, gli Estinti, i demoni e i titani.

Eternal War 3 – Il sangue sul giglio è il perfetto archetipo dello sword and sorcery mediterraneo, scritto da un autore ormai maturo, capace di offrire l’accuratezza descrittiva del world building di uno storico, ma di farci allo stesso tempo volare con la fantasia.