È possibile risolvere i problemi dell’ inquinamento indoor? I più grandi ed importanti enti che si occupano di ambiente (WHO, EPA, Ministero della Salute, etc..) rendono evidenti due scomode verità: 1. L’aria interna è 5 volte più inquinata di quella esterna. 2. Trascorriamo il 90% del nostro tempo in spazi chiusi. La scienza ha dimostrato che vivere in ambienti indoor non sani può avere serie conseguenze per la nostra salute e il nostro benessere. Anche gli edifici moderni o recentemente rinnovati, soprattutto spazi adibiti a uffici, possono soffrire della “Sindrome dell’edificio malato (Sick building syndrome – SBS)”, una patologia ormai ben conosciuta e sempre più diffusa, causata dagli inquinanti generati in ambienti indoor, dal livello scarso di areazione e/o ventilazione.In ogni edificio è necessario prestare una particolare attenzione all’inquinamento indoor: oltre alle polveri sottili che possono anche penetrare dall’esterno, dobbiamo considerare anche i VOC, ossia composti organici volatili, prodotti da diverse classi di sostanze chimiche e materiali cui siamo in contatto abitualmente. Dobbiamo verificare costantemente i livelli di Anidride Carbonica (CO2) che può compromettere in modo significativo la produttività ed ovviamente la salute degli occupanti. Ma esiste una soluzione che può aiutare ad arginare e ridurre queste problematiche: AIRCARE è un progetto nato e prodotto in Italia, con l’obiettivo di rendere visibile ciò che respiriamo e viviamo per rendere più sano e produttivo il nostro ambiente di lavoro. AIRCARE permette agli utenti di verificare in tempo reale i valori misurati da diversi sensori di qualità dell’aria e comfort ambientale indoor, di ricevere un’analisi dettagliata dei dati raccolti per poi effettuare delle eventuali azioni risolutive. Il dispositivo infatti è in grado di integrarsi con purificatori, impianti di areazione o i BMS (Building Management System). www.aircare.it (sedi in Roma e Milano).
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