L’associazione culturale Terra Insubre, con il contributo di Fondazione Cariplo e Regione Lombradia, in occasione dei cento anni dalla nascita del grande scrittore e giornalista Gianni Brera (1919-1992) tributa l'”umile rampollo di Olona e di Po” con un convegno sabato 30 novembre nell’aula magna dell’Università di Pavia (piazza Leonardo da Vinci 12), moderato dal giornalista e direttore della rivista Terra Insubre Luigi Mascheroni insieme a Giancarlo Minella, presidente dell’associazione, che avvieranno una serie di dibattiti/incontri lungo tutta la giornata di celebrazione, con interventi, fra gli altri, del professor Stefano Bruno Galli, assessore all’Autonomia e alla Cultura di regione Lombardia, Giovanni Lodetti, ex calciatore e campione europeo con la Nazionale italiana nel 1968, Luigi Sampietro docente all’Universtà degli Studi di Milano, Franco Brera e i giornalisti Tony Damascelli e Pier Luigi Vercesi.
Durante la giornata sarà possibile visitare la mostra documentale su Gianni Brera, con oggetti personali, giornali, riviste e libri in edizioni originali.
E a proposito di libri: sarà disponibile il volume Forse l’è mej el folber. Perle arcimatte 1967-1973, a cura del professore e scrittore Andrea Maietti, edito da Terra Insubre con De Piante Editore.
L’Arcimatto è il titolo dell’antologia pubblicata nel 1978 da Longanesi tratta da “[…] pagine per così dire scucite dai tuoi paginoni paroliberi sul Guerin Sportivo (annate 1967-1973)“, “[indossando]una tunica da atellana e folleggi con i chiodi dell’alfabeto” (dalla prefazione e dal primo capitolo del libro di De Piante Editore).
«Sia parolibero nell’Arcimatto come sempre: i lettori vogliono quello e lo trovano; se si attengono al servizio serioso, hanno la prima pagina e la posta dei lettori».
Alla fine del convegno sarà un..mega aperitivo, in cui un sommelier farà assaggiare il vino come lo voleva Brera, sempre alla presenza di quell’ “Andrea Majett” (Andrea Maietti), curatore del lascito letterario, battezzato dallo scrittore “lodesan linfatico” “davanti a un risotto e a un bicchiere di Barbacarlo“.