In scena al teatro Quirino di Roma con l’Amadeus di Peter Shaffer e diretto dal grande regista Andrei Konchalovsky, Geppy Gleijeses -nome d’arte di Giuseppe Gleijeses, attore napoletano della scuola di De Filippo, produttore dello spettacolo e direttore artistico del teatro capitolino intitolato a Vittorio Gassman è Antonio Salieri, il musicista italiano, ammiratore e perfido critico del talentuoso salisburghese. Con lui sul palcoscenico, nel ruolo del comprimario Amadeus Mozart, il figlio Lorenzo.
C’è un modo per descrivere l’emozione di un padre attore che si trova a condividere la scena con il figlio come succede a te e Lorenzo in Amadeus?
Tutta la mia emozione si traduce sulla scena nell’amore, la stima e la sofferenza di Salieri nel condannare a morte Amadeus.
Per un attore che come te arriva dalla scuola del grande Eduardo, qual è il valore aggiunto di avere per insegnante un tale Maestro?
Il primo valore aggiunto è il rigore che mi è stato insegnato e che è essenziale per diventare un professionista. Da un punto di vista del mestiere dell’attore, con Eduardo ho avuto la possibilità di attingere agli insegnamenti di una grande e soprattutto completa scuola di capocomicato: una scuola italiana, antica ma con uno straordinario spirito moderno.
Sei direttore artistico del teatro Quirino, direttore della compagnia GTSAttori Riuniti e attore a tua volta: come è possibile conciliare questi tuoi tre aspetti?
Un uomo innamorato del teatro può fare tutto questo, se lo vuole e soprattutto se si diverte nel farlo.
Un pensiero OFF di Geppy Gleijeses attore.
Il mio pensiero OFF riguarda le mie donne, spesso compagne di scena e di vita.
Quando si dice: una vita spesa per il teatro!