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Norma Cossetto è la giovane studentessa istriana che nel 1943 venne sequestrata, seviziata, violentata e gettata ancora viva in una foiba dai partigiani di Tito. Alla giovane donna è stata conferita la medaglia d’oro al valore civile dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e il suo martirio è stato raccontato nel film “Red Land”, di cui vi abbiamo parlato qui. In tutta Italia il Comitato 10 Febbraio ha commemorato la giovane studentessa istriana con la manifestazione “Una rosa per Norma”, una deposizione di fiori collettiva da parte di tutti i cittadini. Ma questa manifestazione non è piaciuta ad alcuni signori, come racconta Il Secolo d’Italia.
Da Il secolo d’Italia: Sembra di essere a Cuba dei bei tempi andati e l’assessore Giovanni Berrino della regione Liguria un pericoloso dissidente. Aver aderito alla giornata in memoria del sacrificio di Norma Cossetto il 5 ottobre costa caro al rappresentante di Fratelli d’Italia nella giunta Toti. L’assessore aveva espresso il suo consenso in merito all’impegno preso in questi giorni da Giorgia Meloni, con l’ausilio del Comitato 10 febbraio nato per il ricordo delle vittime delle foibe. Questo al fine di istituire una data nazionale che ricordi le donne vittime della violenza partigiana durante e dopo la seconda guerra mondiale.Non l’avesse mai fatto. E si è così scoperto che il PCI ligure se l’è presa con lui e Giampaolo Pansa, anch’egli puntuale bersaglio degli attacchi dell’estrema sinistra […] (“becero tentativo di revisionismo filo fascista facendo leva sulle menzogne di Pansa, definito da storici ed autori autorevoli come Giorgio Bocca al pari di “un pazzo, un mascalzone, un falsario, un mentitore” e su ricostruzioni storiche senza fondamento”). Negano la triste storia “relativa a Giuseppina Ghersi per cui si parla di stupro nel tentativo di demonizzare i partigiani senza che esista la ben che minima prova”, un crimine che persino l’Anpi dovette ammettere.
La replica di Berrino: “Le loro affermazioni si commentano da sole, continuano a perseguire quella doppia morale che li ha contraddistinti da sempre e che li continua a contraddistinguere”. Norma Cossetto, ricordiamo, fu nel ’43 uccisa da alcuni partigiani jugoslavi. Per questa proposta, Berrino il PCI ligure lo attacca. “Io sono una persona di destra e sono sempre stato di destra. Ci sono centinaia di migliaia di italiani che hanno reso omaggio a Norma Cossetto come ce ne sono volontariamente tutti gli anni, sono ragazzi, anziani, donne, bambini. Se fossero tutti fascisti quelli che parlano delle foibe e delle stragi fatte dai partigiani comunisti dopo la fine della guerra, vorrebbe dire che il fascismo non è stato sconfitto. Un conto è essere di destra, un conto amare la verità storica e un conto è continuare a nascondere nefandezze solo perché sono state compiute da una parte politica”.
L’Anpi faccia anche un bel commento sull’assassinio del giovane Rolando Rivi., seminarista.
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