Lorenzo Lazzarini: “Ecco come nasce Daitona…”

0

Da “semplice” attore, è diventato anche produttore insieme ad altri giovani (e talentuosi) ragazzi della sua età per realizzare un sogno: portare al cinema “Daitona”, commedia irriverente che sta facendo parlare molto di sé. Lorenzo Lazzarini, considerato uno degli attori emergenti del cinema italiano da tenere sott’occhio, ci racconta questo momento fortunato e i (tanti) progetti per il futuro.

Come nasce il film Daitona?

Alla fine del 2014 sono stato scelto da Lorenzo Giovenga per interpretare il protagonista del corto storico “Gemma di Maggio”. Da quella prima esperienza lavorativa insieme è nata anche una grande amicizia. Conoscendoci meglio, Lorenzo ha pensato a me per creare il personaggio di Loris Daitona, scrittore scapestrato e diventato famoso 10 anni prima della vicenda del film con il suo romanzo “Ti Lovvo”, che abbiamo scritto veramente. Non solo: abbiamo costruito una campagna di marketing durata quasi 2 anni, in cui abbiamo reso reale il personaggio di Loris, creando un suo videoblog su YouTube e facendogli presentare il libro in librerie e festival. Per produrre il lungometraggio abbiamo aperto la nostra casa di produzione cinematografica, Daitona, come il film! Ed eccoci qua, 3 anni dopo il primo ciak a portare Daitona in tutta Italia con proiezioni ad evento, dopo il boom di incassi al Cinema delle Provincie di Roma lo scorso 27 giugno.

Che tipo è Loris Daitona?

Tutto quello che vorrei essere ma non sono. Il mio Loris vive alla giornata – come diceva Manfredi “mi basta un paio de carzoni e posso andà in tutto il mondo” – ma ha anche uno spessore. E’ un personaggio che ha molte sfaccettature:ride, si arrabbia, fa l’amore, piange… insomma vive!

Hai trovato delle somiglianze con questo personaggio?

I capelli (ride, ndr). Diciamo che ho avuto sempre un bel “panettone” in testa e un po’ di barba incolta: quindi direi che assomiglio a Loris più che altro dal punto di vista fisico, con qualche chiletto in più del dovuto. Inoltre anche il suo obiettivo universale in tutta la vicenda, dimostrare il suo valore, facendo vedere a tutti che non è una meteora decaduta, ma che può ancora stupire i suoi lettori con un nuovo romanzo impegnato: allo stesso modo io, come attore, sono sempre in cerca di un riconoscimento professionale ed una stabilità in questo mestiere, molto difficile da ottenere in Italia.

Quando hai capito che volevi fare l’attore?

In realtà volevo fare il regista, sin dall’età di 14 anni. Poi mio nonno, che è stato produttore cinematografico per pochissimo tempo negli anni ’70, mi disse che un bravo regista deve essere anche un ottimo attore. Così mi iscrissi al laboratorio teatrale del Liceo Anco Marzio di Ostia. Da lì rimasi affascinato dalla recitazione, ma soprattutto dall’emozione che si prova a stare su un palcoscenico. Seguirono numerosi spettacoli con altre accademie ed insegnanti vari, fino ad entrare nella Compagnia Mauri Sturno, che mi diede l’opportunità di far parte della serie A del Teatro.

La più grande soddisfazione?

Essere riusciti a far uscire al cinema Daitona! Una grande impresa durata quasi un anno, dopo ben 74 NO e porte in faccia da produttori e distributori da tutta Italia, abbiamo trovato Giovanni Costantino di Distribuzione Indipendente. Ed il viaggio è appena cominciato!

L’episodio più surreale che ti è capitato?

Direi sull’ultimo set in cui ho recitato e anche collaborato in produzione, per un corto che verrà presentato in un prestigioso festival italiano. Mi hanno tinto i capelli di giallo e nero e poi rasato completamente a zero durante una scena (buona la prima ovviamente). Come si dice: “l’attore non è mai padrone della sua immagine”.

I tuoi progetti futuri?

Spero di tornare presto in teatro. Adesso più che altro mi sto dedicando al cinema e alla pubblicità. Attendo in sala forse per fine anno l’opera prima di Marco Bocci “It’s a Mad World”, nel quale recito al fianco dei grandi Libero de Rienzo e Andrea Sartoretti. Inoltre con la nostra Daitona stiamo sviluppando vari progetti per lungometraggi anche in coproduzione con l’estero. E poi provini su provini, come ogni giovane attore che si rispetti!