Mentre al Mudec di Milano c’รจ il Lichtenstein che non dipinge (serigrafie e litografie), al Mondadori Store di Piazza Duomo, a cura di Angelo Crespi per il format StArt lโarte per tutti, abbiamo un Lichtenstein reinterpretato.
Acrilici e collage di Francesca Borroni che vanno al di lร di quel concetto di riproducibilitร con cui Walter Benjamin realizzรฒ un “segnaposto” culturale sullโessenza dell’arte contemporanea: se la riproducibilitร dava โun’aura anche alle opere ciclostilate, Francesca Borroni fa un coraggioso passo in piรน ri-dipingendo Lichtenstein senza il famoso “retino”, utilizzando solo colori primari e azzerando il rumore di fondo dell’immagine in modo da ottenere un’impostazione fortemente grafica, quasi minimal.
Cosa immaginiamo che Lichtenstein avrebbe dipinto oggi? Questa la domanda di Francesca Borroni, che modificando i colori, il soggetto e le “comic speech bubbles” (le “nuvolette” dei fumetti), realizza un tributo al grande artista americano in chiave ultramoderna su tematiche come lโonnipresenza dello sport, la pervasivitร dei social network e il ricorso alla chirurgia estetica, ma senza giudizi di valore, anzi, quasi regalandoci una risata.