Non è la nostra Notre Dame che sta bruciando in queste ore, ma il luogo è lo stesso, identico, quel luogo, come scriveva Charles Péguy , scrittore, saggista e poeta francese, dove “contemplare da lontano il vostro giovane splendore”.
Charles Péguy nel 1913 aveva percorso a piedi 130 Km da Parigi per raggiungere in pellegrinaggio la cattedrale di Chartres, anch’essa dedicata alla Nostra Signora. Era “la sua casa”, “il luogo dove tutto diviene facile”: “Non abbiamo più altari se non i vostri/Non sappiamo nient’altro che una preghiera semplice”.
La “casa” che è andata a fuoco non è solo di Notre Dame, ma anche la nostra e il simbolo dell’Europa cristiana: le opere d’arte fra cui la Corona di Spine che i soldati romani misero sul capo di Gesù e il tesoro della cattedrale – oggetti liturgici, manoscritti rari e opere di oreficeria- sono state salvate e trasferite nella notte all’Hotel de Ville.
Preservare la nostra cultura e la nostra identità dalla disfatta è un dovere che mai come ora è diventato un imperativo: può sembrare una banalità, ma in un’epoca come questa riordinare alcuni valori è un atto più che rivoluzionario.
Per questo esiste CulturaIdentità, l’azione culturale per riscoprire quello che siamo, la nostra identità, da cui ripartire per un nuovo Rinascimento, per riscoprire semplicemente quello che siamo ed esserne orgogliosi.
Difendiamo la nostra cultura e la nostra identità.