Marcella Bella: “L’amore, questa magia lunga 40 anni”

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 La voce di “Montagne verdi” e “Nell’aria” festeggia i 50 anni di carriera. Si lasciò ancora giovane alle spalle le “montagne verdi” che abbracciano Catania e divenne voce e icona del pop italiano, arrivando oggi al traguardo dei 50 anni di attività in ottima forma. Recentemente ha pubblicato “50 Anni di Bella Musica”. Per l’occasione vi proponiamo questa sua intervista cult (Redazione)

“Da tempo pensavo ad una versione per il Sud America di Nell’aria”. Marcella Bella ha rivisitato la sua celeberrima hit, che ora, in chiave pop latin e con la produzione di Jacopo Tonelli, è diventata Aria Latina. Si tratta dell’ultimo singolo della cantante catanese di Montagne Verdi. “Questa versione, poi, ci è piaciuta così tanto che abbiamo deciso di farla conoscere anche in Italia, visto che rilegge un brano degli anni 80 sempre attuale; ma mi sembrava giusto rinfrescarlo con il sound di oggi, pensando soprattutto ai più giovani che magari lo conoscono meno”.

Per Nell’aria, Mogol voleva un’interpretazione sexy…

Quando arrivò il testo mi scandalizzai un po’ perché era chiaro che ci fosse un doppio senso in quello che scriveva Mogol. Poi mio fratello mi ha convinto a cantare questo brano perché diceva che quando lo cantavo non si capiva questo doppio senso e la canzone, proprio come diceva Mogol, prendeva una situazione molto più leggera, più elegante.

E’ reduce dal programma tv di Rai Uno Ora o mai più, al quale ha partecipato in qualità di coach. Il programma riportava sotto i riflettori alcuni suoi colleghi. Come si fa a non essere delle meteore nel mondo della musica?

E’ difficile da spiegare. Sicuramente dopo tanti anni di lavoro ed esperienza ho capito che sono tante le cose che ti fanno amare dal pubblico, e che un pubblico che ti segue per anni ha bisogno di essere coltivato; devi dare una continuità di repertorio, di personalità, di canzoni, e devi essere sempre attenta alla qualità. Come tanti altri anche io ho avuto degli alti e bassi perché stare sempre al top è molto difficile, soprattutto quando una carriera è lunga come la mia. Nel 2019 compirò 50 anni di carriera, nei quali ho fatto molte cose belle. Di questo devo ringraziare soprattutto il mio caro fratello, che ha scritto canzoni meravigliose che sono rimaste nel tempo. Ecco, forse questa è la chiave del mio successo.

Da bambina aveva le idee chiare su quello che avrebbe voluto fare da “grande”?

Ho fatto esattamente quello che volevo fare da bambina, giocavo sempre a fare la cantante. Ho sempre avuto le idee chiare, tanto che una decina di anni prima di fare Sanremo per la prima volta, andai a lavorare proprio lì con il mio gruppo dell’epoca e i miei musicisti mi chiesero di vedere il Casinò di Sanremo; mi rifiutai e replicai: “Queste scale le salirò soltanto il giorno che mi presenterò al Festival”.

Quella con suo marito è una lunga storia d’amore. Lei è da sempre considerata un’icona sexy. Come si tengono a bada gelosie o tentazioni?

Io e mio marito siamo sempre stati gelosi l’uno dell’altro e questo ha tenuto vivo il rapporto perché credo che quando non si prova gelosia non ci sono neanche grandi emozioni. Secondo me non è solo una questione di fiducia, è questione che tu hai sempre quella paura che uno o l’altro possa incontrare un’altra persona che ti distolga da questo amore. L’amore è una cosa talmente speciale che tu non capisci perché succede, è una magia. Una magia che per me dura da quasi 40 anni.

L’immagine che trasmette è quella di una donna e un’artista sicura di sé. Ha mai avuto paura di salire sul palcoscenico?

Io ho più paura di vivere le cose della vita, mi fanno paura gli avvenimenti, le persone. Salire su un palco è la cosa che più amo fare e non mi spaventa perché sento subito il calore della gente, il feeling che si crea tra me e loro.

Marcella Bella: "L'amore, una magia lunga 40 anni"Che idea ha della musica di oggi?

In questo momento c’è una vastità musicale incredibile, si ha il meglio di tutti i generi. Io stessa seguo un po’ di tutto, spazio, cerco di trovare il bello. Da un lato i nostri giovani sono avvantaggiati perché hanno un ventaglio di possibilità, però tutto questo toglie molto alla musica italiana, i nostri cantautori sono un po’ spariti. Ci sono tanti artisti e tanti giovani bravi, però io mi chiedo sempre se sono originali o se esiste un altro artista importante a cui si ispirano. Ma purtroppo attualmente nei reality ci sono molti cantanti che copiano altri, quindi manca un po’ l’originalità.

Senza suo fratello la musica italiana quanto ha perso?

Sicuramente Gianni ha subito uno stop, la sua musica è stata fermata con quello che gli è successo. Però lui aveva seminato molto, ha fatto canzoni splendide per Celentano e ha anche musicato l’opera lirica “La storia di una Capinera”, che andrà in scena il 9 dicembre al Teatro Massimo Bellini di Catania con le liriche di Mogol, le musiche di Jeff Wesley e le scenografie del Premio Oscar Dante Ferretti. Dunque quello che aveva scritto prima di ammalarsi finalmente si realizza. Inoltre ultimamene ho chiesto a Gianni di scrivere una canzone in occasione dei miei 50 anni di carriera ed è successo questo miracolo: siamo riusciti a registrare quello che lui aveva in testa ed è venuta fuori una bella canzone. Mi auguro con tutto il cuore, soprattutto per Gianni, che questo brano venga scelto per il prossimo Festival di Sanremo.

Lei a Sanremo è assente da qualche anno e non ha mai nascosto di volerci tornare…

Sì, perché a Sanremo hai una vastissima platea che ti ascolta, è una vetrina incredibile. Sarebbe importante anche perché nel nuovo anno per me ci sarà una nuova tournée teatrale.

Tornando a suo fratello e pensando al vostro rapporto, qual è la prima immagine che le viene in mente?

La sua sensibilità musicale, lui è una persona che si ispira molto alla vita. Questa era la sua particolarità. Lui trasformava le sue emozioni in musica.

C’è un sogno professionale ancora da realizzare?

Sì. Voglio fare un bellissimo spettacolo per i miei 50 anni di carriera e penso di realizzarlo a breve.