La voglia, la paura, ma soprattutto la conquista di crescere, sono al centro di Diventeremo adulti, opera d’esordio della palermitana Giulia Mei che verrà presentata live il 30 aprile a ‘Na cosetta di Roma e, a seguire, in molte città della penisola.
“E’ un album – spiega la cantatrice – che racconta dei miei occhi e del mio cuore che hanno guardato il mondo da quando ero una bambina fino ad ora, ora che sono arrivata a quella parte di vita in cui, come si usa dire, si è “in età adulta”. Ma il punto è questo: “diventare adulti” non è nulla di scontato né facile, è una sfida enorme”.
Dodici le tracce raccolte, di cui Giulia è autrice e compositrice, ad accezione della bonus track Iu c’àiu a tia, reinterpretazione del brano del siciliano Francesco Giunta. Prodotto a Roma con la collaborazione artistica del cantautore Edoardo De Angelis, il disco è stato lanciato dal singolo E fattela ‘na risata!, che evidenzia la perdita della leggerezza nell’era della malvagità da social network: “Nascosti dietro uno schermo, sappiamo solo puntare il dito e abbiamo perso la capacità e il gusto di osservare le cose con ironia e questo, a suo modo, è un piccolo grande dramma della nostra epoca”.
Classe 1993, laureata al Conservatorio di Palermo e finalista di Musicultura e dei Premi De André e Bruno Lauzi, Giulia ama definirsi una “cantautrice al pianoforte”. “La musica classica – dice – fa parte di me ed è un elemento che torna sempre anche quando scrivo le mie canzoni”.
Per questo progetto ha tratto ispirazione dalla scuola genovese di De André, Tenco e Fossati, e da quella francese di Brel e Brassens, contaminandole con folk, pop e indie rock.
Tra le tracce spicca Tutta colpa di Vecchioni, canzone-manifesto che racconta la scelta di seguire il bello ma faticoso sogno della musica: “La verità è che non sono mai riuscita a vedere la mia vita diversa da così, e ogni volta che ho provato a farlo mi sono sentita soffocare”.