Pino Insegno: “Tutto iniziò come doppiatore di film porno..”

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Pino Insegno durante la registrazione dello spot per la nuova edizione di Domenica In, nella pineta di Castel Porziano a Roma, 22 agosto 2014. ANSA/CLAUDIO ONORATI

Pino Insegno è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format I Lunatici, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, con la collaborazione del nostro Manuel Fondato. (Fonte Dagospia).

L’attore, doppiatore e presentatore ha affermato di essere spaventato dall’andamento di questa nostra società in cui si utilizzano scorciatoie per raggiungere qualsiasi obiettivo e si è persa ogni forma di calore umano.

“Anche nello sport. – racconta Insegno – Mio figlio ha smesso di giocare a calcio l’anno scorso, era in una società professionistica e ha girato l’Italia in lungo e in largo da quando aveva 15 anni…ma ogni volta si è trovato davanti a qualcosa di brutto, che si trattasse di dover pagare una somma di denaro per poter giocare o di ragazzi nati in un anno diverso rispetto a quello segnato ufficialmente.”

In generale, continua Insengo, “Io sono nato analogico e vorrei fare in modo che le persone recuperassero il giusto modo di rapportarsi tra loro, che imparassero nuovamente l’importanza del contatto umano e fisico. Mi fa paura il fatto che questo contatto si sia perso, così come mi fa paura che, ad esempio, se Lucio Battisti fosse nato oggi, per emergere avrebbe dovuto partecipare ad un talent show, con i rischio addirittura di non essere preso perché svociato. Questa società sta bruciando troppe possibilità”.

“Io ho iniziato a fare doppiaggio nel 1979, doppiavo film porno. Dovevo godere nove ore al giorno senza motivo alcuno, ma pagavano bene, quindi andava bene. Ho finto più orgasmi io di cento donne messe insieme…è stato un percorso.”

E in effetti proprio di percorso si è trattato perché Pino Insegno, partito come doppiatore di film porno, ha fatto poi del doppiaggio la base di tutta la sua carriera artistica.

“Il più figo che ho doppiato? – Racconta ai microfoni de I LunaticiBrad Pitt! L’ho doppiato una sola volta, ma nel film L’esercito delle dodici scimmie… un film bellissimo. Io mi affeziono sempre a tutti gli attori che doppio. Ricordo poi quella volta in cui non volevano che doppiassi Viggo Mortensen sostenendo che io, un comico, non potessi fare la voce del Re degli uomini. Poi sappiamo tutti come è andata…”