“Festa al trullo”, il Salento modaiolo tra influencer e trulli glamour

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Festa al trullo (Les Flâneurs, Mondadori, 2018, 190 pagine, 14 euro) è una commedia noir tra memoria e innovazione di Chicca Maralfa.

In questo suo primo romanzo l’autrice ci introduce nel Salento modaiolo, tra influencer, trulli glamour e ars topiaria a “barboncino”.  “Style is a state of mind” è il “verbo” assoluto per la protagonista Chiara Laera, famosissima influencer che sta preparando un grande evento al C-Trullo, la sua masseria, per il lancio globale del nuovo brand “ciceri&tria” (ispirato a un piatto tipico della cucina salentina) dello stilista pugliese Vanni Loperfido.

Un set felliniano 2.0 dove la gente del posto si mescola ai personaggi più eccentrici del fashion system internazionale. Naturalmente in diretta globale Instagram e Periscope. Ma c’è chi, in questa terra, non sopporta l’invasione dei portatori di nuovi costumi, a tal punto da vedere minacciato il proprio ecosistema esistenziale, fino a reagire con atti estremi.

A far da sfondo al grande evento una distesa di ulivi secolari, minacciati dal batterio Xylella, il killer silenzioso, su cui se ne dicono tante: opera del demonio, punizione divina o… colpa del Nord.