Rock Targato Italia: aspettando le finali 2018

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Rock Targato Italia: aspettando le finali 2018, riascoltiamo la compilation della storica rassegna

Rock Targato Italia: aspettando le finali 2018, riascoltiamo la compilation della storica rassegnaIl 24, 25 e 26 settembre, al Legend Club di Milano, si terranno le finali della trentesima edizione di Rock Targato Italia.

Saranno tre giorni pieni di musica da scoprire e ci sarà senza dubbio modo di parlarne largamente ma, prima di guardare al futuro, per avvicinarsi all’evento può essere interessante dare uno sguardo a ciò che è successo lo scorso anno andando a riascoltare la tradizionale compilation celebrativa dell’ultima edizione del concorso, sempre disponibile su Spotify e tutte le piattaforme di musica digitale.

Accanto agli artisti più interessanti che si sono segnalati durante le tante serate di selezione tenute in tutta Italia durante la primavera del 2017, la compilation che ha come provocatorio sottotitolo “Ignoranza e pregiudizio” contiene diversi ospiti di riguardo, a partire da Omar Pedrini, che proprio da Rock Targato Italia spiccò il volo nel 1987 con i Timoria, per arrivare ai Bastard Sons Of Dioniso, che molti ricorderanno per la fortunata partecipazione a un talent show ma che già da qualche anno cercano di portare avanti un proprio percorso coerente nel mondo del rock indipendente, passando attraverso nomi storici della scena musicale alternativa come i Vallanzaska, i Matrioska, Lele Battista o gli Anhima.

C’è, fra gli artisti ospiti, chi ha attraversato tortuosi percorsi discografici o televisivi come Timothy Cavicchini o gli Iron Mais; c’è chi si è sempre mosso a piccoli passi nel mondo dell’autoproduzione o delle piccole etichette come il cantautore Jack Anselmi, Riky Anelli o gli Osaka Flu; c’è chi, come i 2elementi, aveva già avuto modo di farsi notare nell’edizione precedente del concorso; e c’è infine un personaggio trasversale come Zibba, che negli anni ha dimostrato di saper frequentare tanto i salotti raffinati della canzone d’autore quanto gli ambienti del pop più radiofonico.

Fra gli otto artisti che si sono segnalati durante le serate conclusive dello scorso settembre è impossibile ovviamente non citare per primi i due vincitori assoluti: i romagnoli Killing Dodo, autori di un rock compatto e diretto dal sapore post-punk, e i sardi GolaSeca con le loro canzoni colme di calore mediterraneo.

Affascina molto il post-rock ombroso e poetico dei siciliani Velaut, ma c’è spazio anche per le sonorità più massicce dal sapore anni ’80 degli Hard Horns o per la sfrontatezza hard-core dei milanesi Artemio. Degna di nota è anche la selezione di artisti vicini alla canzone d’autore, con la Massimo Francescon Band (vicintrice del premio intitolato a Stefano Ronzani) a tenere alta la bandiera della musica più impegnata accanto al teatro canzone ironico dei Bruschetta Brothers e all’introspezione elegante e suggestiva dei romani Dove I Pesci Affogano.

A completare il progetto c’è la copertina realizzata dal pittore Leonida De Filippi, proposta dalla rivista d’arte Italian Factory Magazine diretta da Alessandro Riva con cui Rock Targato Italia collabora da tempo in modo concreto, a testimonianza del desiderio della manifestazione di contaminarsi con ogni forma d’espressione portando avanti un discorso culturale estremamente ampio che tocca da vicino anche le arti visive, come confermano anche le copertine realizzate negli anni passati da artisti quali Stefano Abbiati, Federico Guida, Dany Vescovi, Desiderio, Davide Nido o Daniela Cavallo.

Ciò che emergerà dalla trentesima edizione del concorso lo scopriremo solo fra un paio di settimane al Legend Club di Milano (e anche questa volta gli artisti più interessanti figureranno in una nuova compilation la cui pubblicazione è prevista per la fine di dicembre). Nel frattempo però le ventuno canzoni proposte possono ancora riservare delle interessanti sorprese che meritano di essere riscoperte.