L’Otello di Marco Carniti è un tunnel senza uscita

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©MarcoBorrelli
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A distanza di oltre 400 anni la drammaturgia di Shakespeare è in grado di mantenere una straordinaria attualità. Dal 20 luglio al 5 agosto – alle ore 21.15 – al Silvano Toti Globe Theatre di Roma va in scena L’Otello di Marco Carniti, grande metafora dell’identità e della fragilità umana. 

Quella di Otello è una tragedia che, partendo da questioni di natura politica, esplora a fondo la dimensione psicologica dell’uomo.

La storia è nota. La vicenda ruota attorno alla gelosia di Otello, fiero condottiero militare della Repubblica di Venezia, per l’amata Desdemona, che, a causa delle insinuazioni di Iago, viene sospettata di avere una relazione con Cassio e per questa ragione uccisa; successivamente, scoperto l’inganno ordito da Iago, Otello ucciderà quest’ultimo e poi, compreso il fatale errore, si darà la morte pugnalandosi, cadendo riverso sul corpo di Desdemona.

Una storia (anche contemporanea) di passione amorosa che, sviata dalla gelosia, conduce all’autodistruzione dell’amore e, quindi, dell’uomo. La vicenda di Otello è anche una metafora del potere, di quel potere come male assoluto, fondato sugli intrighi e sulle menzogne. Insomma, la denuncia di una fragilità insita nella condizione umana, che conserva tutta la sua attualità nell’era contemporanea, nonostante  sia andata in scena per la prima volta nel 1604.

©MarcoBorrelli

La tragedia shakespeariana, nella ricostruzione scenografica di Carniti è dominata da una serie di cancelli che vanno a formare un simbolico tunnel, una sorta di imbuto capovolto dove il campo di azione degli attori si restringe, come in frammenti cinematografici, sino ad approdare ad un esito inesorabile.

Tutti siamo vittime di una parte oscura di noi stessi che ci rende vulnerabili e autodistruttivi facendoci  precipitare nel vuoto e nell’oscurità”, ha scritto Marco Carniti nelle note di regia.

Uno spettacolo intenso, drammatico, travolgente, anche grazie alla presenza di attori di calibro: Maria Chiara Centorami nel ruolo di Desdemona, Antonella Civale in quello di Bianca, Nicola D’Eramo nei panni di Brabanzio, Maurizio Donadoni in quelli di Otello. E poi ancora : Diego Facciotti (Montano 1° Senatore),  Gianluigi Fogacci (Iago), Sebastian Gimelli Morosini (Ludovico), Massimo Nicolini (Cassio), Gigi Palla (Roderigo), Carlotta Proietti (Emilia), Tommaso Ramenghi (Doge Graziano).