Il disegno di legge di Fratelli d’Italia sulla legittima difesa, a prima firma di Ignazio La Russa, inizia oggi il suo esame in Commissione Giustizia al Senato ed è uno dei primi atti che Fratelli d’Italia ha depositato in questa Legislatura.
Fratelli d’Italia porta così in Parlamento una propria battaglia storica, su cui ha già lottato nella scorsa legislatura.
La proposta è stata presentata il 18 Luglio nella Sala Nassiriya del Senato della Repubblica, alla presenza del Vicepresidente del Senato La Russa, del capogruppo di FDI Stefano Bertacco, dei rappresentanti di Fratelli d’Italia in Commissione Giustizia Raffaele Stancanelli e Alberto Balboni e dei senatori Giovanbattista Fazzolari, Isabella Rauti e Franco Zaffini.
“La difesa in casa propria è sempre legittima” è il principio generale sostenuto da Fratelli d’Italia in materia. FDI “punta all’assolutezza della legittima difesa”. Per questo, ha sottolineato, “chiederemo che quello di FdI sia il testo base in commissione” dove oggi sono state incardinate 5 diverse proposte di legge.
L’obiettivo, ha detto La Russa, è “consentire ai magistrati un’interpretazione univoca”, ovvero “La difesa, se l’intrusione avviene in modo arbitrario in casa propria o nel proprio luogo di lavoro, non può essere messa in rapporto alla minaccia, ma è sempre legittima”.
Inoltre il parlamentare ha specificato che
è in malafede chi dice che questa proposta porterebbe ad un ampliamento dell’uso delle armi in Italia, perché l’iniziativa non riguarda in nessun modo la regolamentazione sul porto di armi.
L’ultima riforma sulla legittima difesa risale al 2006, ha ricordato, ma “lasciava troppi spazi interpretativi e discrezionali. Si è arrivati ad accuse di omicidio volontario o eccesso colposo di legittima difesa a carico delle vittime, che hanno pure dovuto subire l’onta di un processo”.
Abbinata alla nostra proposta vi è un disegno di legge di iniziativa popolare che presto FDI porterà in piazza.
Ciò testimonia quanto Fratelli d’Italia, sui valori essenziali che concernono la difesa della vita umana, la sicurezza, l’ordine pubblico, la tutela dei diritti inviolabili sia da sempre in profonda sintonia con le attese e le speranze popolari.
Non si può chiedere ad un comune cittadino di valutare la proporzionalità della risposta all’aggressione nel luogo in cui la sicurezza dovrebbe essere maggiore e quindi lo stato d’animo di allerta ai minimi.
La discussione su questo tema, in questi anni, è stata gestita male e il problema continua ad essere mal posto. E’ necessario superare la vecchia impostazione.
Per questo Fratelli d’Italia sostiene che chi subisce una effrazione domestica – o nel luogo di lavoro – è da considerarsi esposto al massimo rischio, il bene vita è quindi in pericolo.
LEGGI ANCHE: #CulturaIdentita’ si schiera con i più deboli dando voce a UNAVI