Stilisticamente ineccepibili, ma anche prepotentemente vive si mostrano le opere dell’artista Giovanni Manzoni Piazzalunga, dove le immagini si presentano con una potenza straordinaria.
Si tratta di una reale simbiosi tra realtà e gesto artistico, quel gesto che porta alla creazione di questi disegni, in cui l’autore riversa quella vivissima energia spirituale che rimane lì impressa.
In certo qual modo essi vivono della spontaneità, dell’estro e anche dell’improvvisazione dell’artista, dall’altro risultano premeditati, raggiungendo il loro alto scopo e i loro profondi significati.
In questo senso nella produzione di Giovanni Manzoni si denota la forza esplosiva dell’artista di strada (spontaneo, performer, improvvisatore, capace, per usare un termine della Commedia dell’Arte, di far nascere le proprie opere “all’improvviso”) e dall’altra si assiste a una delicatezza di tratto e a uno spessore concettuale presente solo in quegli artisti dotati di indubbio talento tecnico e creativo, che hanno fatto del loro lavoro una seria materia di studio.
In questi lavori si fa protagonista l’“animalesco”, associato all’essere umano, in particolar modo alla donna, simbolo di bellezza e di estrema sensualità, anzi, si dovrebbe parlare più appropriatamente di erotismo, non avendo paura questi soggetti di mostrare palesemente il proprio corpo nudo, atteggiamento che assume i termini della libertà, quella libertà che non è rintracciabile all’interno degli schemi e dei regolamenti sociali.
Per trovarla dobbiamo scavare a fondo, ricercare il selvaggio, l’animale che vive in noi, quell’istinto primordiale che ci rende energetici e vivi.
Questo concetto si potrebbe esprimere con la poesia Saggia apostrofe a tutti i caccianti di Giorgio Caproni:
Fermi! Tanto/ non farete mai/ centro./ La Bestia che cercate voi,/ voi ci siete dentro.
Emerge quindi con evidenza il vigore che nasce dall’unione tra animale e uomo, proprio perché Giovanni Manzoni vuole ricordarci da dove veniamo e quali sono le nostre matrici ancestrali e lo fa con una tecnica distinguibile, facendo uso sia del bianco e nero che dei colori vivaci, dai fantasiosi accostamenti, ponendo insieme la sua anima spontanea e da artista di strada con eleganza e spessore.
Manzoni prenderà parte insieme ad altri cinque artisti (Daniela Mologni, Elena Cavanna, Laura Orlandini, Cristiano Biondo ed Emiliano Capotorto) alla mostra Immagini dell’Esistenza, presso la Anisé Art Gallery di Bergamo, che si terrà dal 13 maggio al 30 settembre 2018.