Le cinestesie di Temporin: la storia (del cinema) fatta con i “se”

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cinesteia di maurizio temporin

Cosa sarebbe successo se fosse stato Woody Allen a girare Shining al posto di Kubrick, con Diane Keaton invece di Shelley Duvall e Allen stesso nella parte del guardiano impazzito dell’Overlook Hotel? E se invece Fellini avesse girato Jurassic Park al posto di Spielberg, con Paolo Villaggio a impersonare il vecchio John Hammond, l’eccentrico miliardario col pallino dei dinosauri, e un cast comprendente Giulietta Masina, Roberto Benigni e Carmelo Bene? E cosa ne sarebbe stato, poi, di Mary Poppins, se il regista fosse stato Alfred Hitchcock, con Audrey Hepburn nei panni della supermagica tata volante, e l’inquietante Anthony Perkins nei panni del bel spazzacamino? Le domande potrebbero continuare all’infinito, con The Rocky Horror Picture Show girato da Kubrick (interpreti: Tom Cruise, Nicole Kidman, Malcolm McDowell e Jack Nicholson), Batman trasformato in commedia all’italiana da Monicelli (con Gassman detto “il Batman”) e ancora Il ritorno dello Jedi di Kurosawa, Colazione da Tiffany di Tarantino, Pretty Woman di Lars von Trier.

E’ un’autentica storia del cinema, quella riscritta da Maurizio Temporin, secondo le regole dell’ucronia (genere narrativo basato sul principio che la storia sarebbe potuta andare in un altro modo rispetto a quello che noi conosciamo), con implicazioni più vaste del solo ambito cinematografico: se è vero infatti che il cinema ha contagiato molti comportamenti sociali e collettivi dell’ultimo secolo, una diversa scrittura, o riscrittura, secondo parametri del tutto differenti da quelli che conosciamo, avrebbe potuto avere, come riflesso indotto, non solo il fatto di cambiare, ovviamente, la storia del cinema, ma anche, più in generale, quella della società, ovvero di tutti noi, arte compresa.

 

START l’arte a portata di mano
a cura di Angelo Crespi
Mondadori Store

piazza Duomo, Milano
dal 3 al 20 maggio

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Maurizio Temporin (classe 1988) regista, scrittore, sceneggiatore, artista a tutto tondo, nel 2007 ha pubblicato con Rizzoli il romanzo “Il Tango delle Cattedrali”. Per Giunti dal 2010 è uscita la sua trilogia per ragazzi “IRIS” (Fiori di cenere – I sogni dei morti – I risvegli ametista) tradotta in diversi paesi. Dal 2011 si è dedica alla regia e alla sceneggiatura. Uno degli ultimi lavori è un videoclip per i DEVO realizzato insieme a Max Papeschi. Collabora spesso con Fabio Guaglione e LUCIDOSOTTILE. E’ fondatore e direttore artistico dello studio SPAZIO TEMPO(rin), una factory milanese a cui collaborano creativi e specialisti di diversi settori, tra cui cinema, editoria, arte, pubblicità e comunicazione.