Yes/Se:f, duo palermitano in bilico fra sonorità ’80 e contemporanee

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YESSEF - Live 2Anche l’elettronica ha un cuore! Tra i suoi portavoce un posto importante lo occupano gli Yes/Se:f , al secolo Salvo Cascio e Fabrizio Fortunato, il loro progetto musicale è nato a Palermo nel 2015 e, musicalmente sembra condivide molto con le realtà synth già radicate nel nord Italia.

Mine Vaganti è l’ultimo estratto da Prima del Sonno, il primo lavoro discografico firmato dal duo palermitano Yes/Se:f,  uscito per DanceToolrecords  il 5 Giugno 2017 e distribuito da Believe Music: un pezzo che ci porta tanta malinconia, dalle forti sonorità e un grande  lirismo che penetrano profondamente nell’anima di chi ascolta. Le composizioni del duo sono sicuramente influenzate dalla vita di ogni giorno, ma sicuramente c’è molta musica degli anni ’80, dai Depeche Mode ai Radiohead.

Ma cosa significa Yes/se:f?

E’un nome nato per caso – rivela Fabrizio , n.d.r.- l’abbiamo ricavato dalle nostre iniziali F e S. Yes/se:f non ha un significato ben preciso, ma è un suono che trasmette positività. Ho suonato in un’altra band per 4 anni e insieme abbiamo fatto un EP e un album, Yersinia, quando abbiamo realizzato l’album ho incontrato Salvo (Cascio- n.d.r.), lui si è occupato di mixarlo e produrlo da un punto di vista tecnico. Così è nato  il nostro rapporto di amicizia e abbiamo poi, nei mesi a seguire, abbiamo iniziato  a fare musica insieme.

Parliamo un po’ del vostro album, Prima del sonno

Prima del Sonno è un percorso di crescita, abbiamo lavorato molto per raggiungere questi risultati. All’inizio siamo partiti dai synth e l’approccio si basava sul costruire linee melodiche per poi arrivare al brano conclusivo. Adesso quando scriviamo le canzoni partiamo dalle nostre voci, dalle chitarre, ma anche dalla scrittura dei testi.

Dopo aver realizzato la raccolta, la band ha realizzato la prima tournée in giro per l’Italia e a New York. Fabrizio Fortunato svela anche l’origine di questo lavoro: «Prima del sonno rappresenta una dimensione più o meno nostalgica, è un viaggio interiore di entrambi. Se lo ascolti tutto, ti rendi conto che è un album variegato: ci sono brani senza vocalist, altri cantati in italiano edue pezzi in inglese, di cui uno è cantato da un nostro carissimo amico cantante. In realtà ci sarebbe tanto da dire, ma secondo me il modo migliore per capire un album è ascoltarlo».

L’album è scritto in italiano, una scelta singolare…

Io ho un piccolo diario dove segno alcuni pensieri, spunti che utilizziamo per gli accordi, poi quando ascoltiamo tutto insieme, reinterpretiamo tutto dalle parole alla musica. Ci esalta questo momento di intensa creatività, quando riusciamo a trovare le parole giuste… Qualche volta non siamo d’accordo ma questo ci aiuta a conoscerci ogni giorno di più!