Roma è ridotta uno schifo!

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Non si fa altro che discutere dello stadio della Roma a Tor di Valle. Il calcio, l’estetica, le promesse da mantenere. Tutti a discutere sulla scoperta “sensazionale” della Soprintendenza per il Comune di Roma del Mibact che ora riqualifica la zona in cui dovrebbe essere costruito lo stadio e chiede di lasciarla libera, tramite le parole della soprintendente Margherita Eichberg, per la tutela “del manufatto ‘Ippodromo di Tor di Valle’ ” e che quindi, l’area desta un certo interesse. 

Mentre piovono pareri sul tema, Roma muore. Lentamente, brutalmente. Dissanguata.

“A me invece Roma piace moltissimo: è una specie di giungla, tiepida, tranquilla, dove ci si può nascondere bene”. Ne era convinto il Marcello Rubini di Federico Fellini ne “La dolce vita”. A giudicare dalla coltre di rifiuti o d’erba che copre alcuni monumenti romani e soprattutto le mura aureliane, effettivamente, viene da pensarlo. Nascondere bene. Un concetto che viene facile da esprimere a noi italiani. Bravi europei, bravi scolaretti, bravi cittadini. Sorrisi, cartongesso e passa la paura.

Roma. Uomo defeca per strada in pieno giorno. Se questa è dignità...
Roma. Uomo defeca per strada in pieno giorno. Se questa è dignità…

Proprio come giudichereste una coppia di bravi giovanotti freschi sposini da come tengono la loro casa, e fareste anche bene, provate a giudicare il senso di civiltà, di progresso mentale, di maturità civica di un Paese da come tiene le proprie città. Se è vero che Roma è un salotto che va attraversato in punta di piedi, come diceva Sordi, allora il nostro è degno di entrare in case da incubo su Dmax.

Calpestare la dignità che il genio e la virtù dei padri ci lasciarono come feconda eredità futura è la più ampia forma di ingratitudine e di inciviltà. Chi butta lattine dopo aver bevuto, chi si tira giù i pantaloni e defeca dove capita, chi si lava i piedi nelle antiche fontane di Roma e chi fa sesso per strada.

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E che dire dei Beni Culturali? Ostaggio di rovi e delle calate dei nuovi barbari, hooligans impazziti. Nascondere bene. Il più delle volte la cultura diventa una scusa, citando Flaiano, una scusa di grandezza e onnipotenza che in realtà rivela miseria, ignoranza, indifferenza e cafoneria culturale. Godetevi quest’assurda carrellata di scene di ordinario degrado:

(foto tratte da Corriere della Sera, Repubblica, Artslife, Espresso, Abitare a Roma)

E questo, l’abbandono dell antiche mura aureliane, tra crepe ed erbacce, segnalatoci da Roberta, una nostra lettrice, sull’eco della nostra iniziativa Sos Beni Culturali:

 

3 Commenti

  1. Purtroppo non solo roma è ridotta a uno schifo, la burocrazia governativa e ministeriale romano-meridionale riduce anche l’Italia a uno schifo

  2. Pensatela come volete, ma per me tutto questo schifo e degrado, non solo a Roma, è voluto da qualcuno per qualche losco progetto a noi oscuro.

  3. L’ ENNESIMO SACCO DI ROMA. Grazie M5S Ottimo lavor sindaca raggi. Futuro certo grazie alla boldrini.Avanti cosi’, questo é il metodo giusto altro che ” Dio, Patria e Famiglia “.

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