Futurismo, Astrattismo e Surrealismo. Gli “ismi” di Armando Testa in mostra.

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unnamed-5-960x640Futurismo, Astrattismo e Surrealismo: sono questi “tutti gli ‘ismi’ di Armando Testa” a cui è dedicata l’immaginifica mostra del Mart di Rovereto (dal 22 luglio al 15 ottobre). Il percorso espositivo comprende 150 opere circa tra sculture, manifesti, video, pubblicità, spot televisivi, bozzetti, quadri e installazioni del celebre pubblicitario torinese. Considerato una delle menti più eclettiche e feconde del panorama creativo italiano, Testa, ha infatti conquistato con ironia, spirito giocoso e forza comunicativa la memoria collettiva di generazioni. I suoi personaggi e le immagini delle sue creazioni sono diventate vere e proprie icone della cultura visiva italiana del secondo dopoguerra, basti pensare al Caballero e Carmencita del caffè Paulista o alla suadente bionda della birra Peroni. Tutte, caratterizzate da una formidabile capacità visionaria, e apparentemente semplici, celano sempre ricerche accurate che fanno riferimento tanto all’arte quanto alla psicologia.

In particolare, la mostra vuole testimoniare il dialogo tra il lavoro del creativo e i più vivaci vocabolari culturali, evidenziandone i meccanismi di vicinanza, nonché le molteplici influenze dei grandi maestri dell’arte moderna internazionale; ci sono poi le passioni iconografiche ripetute e reinterpretate durante la sua lunga carriera e la costante dell’umorismo: giochi di parole e slittamenti semantici, caratteristiche fondamentali dei numerosi immaginari rappresentati.

Testa, intuì che il mondo stava cambiando e che i linguaggi della modernità divenivano patrimonio comune, identità condivisa.

Precursore assoluto, inaugurò non solo un nuovo modo di fare pubblicità ma intuì il bisogno dello spettatore: quello di evadere da una sempre più mesta realtà.