Salvo Iavarone: “In politica servono meno urla e più riflessioni”

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IMG_0945“Oggi in politica si urla troppo e si ragiona poco. Si procede per slogan. Occorre una riflessione. Anzi, più d’una“, con queste parole Salvo Iavarone, dinamico presidente di Confassociazioni International presenta il suo ultimo libro “Raccolta di saggi di sociopolitica” (Aracne Editore). Oggi a Roma presso la sede di Italia Protagonista, ospiti del presidente Maurizio Gasparri si tiene il primo incontro dedicato all’opera con il Senatore Luigi Compagna e la giornalista di Raiuno Vittoriana Abate.

Presidente Iavarone, con Milano avete chiuso un ciclo di incontri aventi a tema gli investimenti esteri. Com’è nata l’idea?
Abbiamo iniziato a pensarci in estate del 2015. Avevo pubblicato un paio di interventi a mia firma sul Corriere della Sera, in Economia, sugli investimenti esteri. Producendo due tipi di reazioni: da una parte, ricevevo riscontri interessati, e spinte ad andare avanti; dall’ altra approfondivo gli studi sull’ argomento, facendo emergere in me molte curiosità.

Di che tipo?
Beh, intanto i dati apparivano contrastanti. E soprattutto differenti rispetto ai vari territori che si andavano ad individuare. Infatti poi tutto ciò è emerso nel corso dei lavori. Siamo stati , assieme ai nostri partner Unioncamere ed ICE Agenzia, presso le Camere di Commercio di Torino, Venezia, Salerno. Poi a Roma presso Unioncamere, ed alla sede Ice Agenzia di Milano.

Cosa è emerso?
Che anche in questo caso esiste un Nord ricco, ed un Sud povero. Ad esempio , nel 2015 il 65% degli IDE ( investimenti esteri diretti ) , sono andati al Nord Ovest. Mentre un misero 2% al Sud. Ma anche il Veneto non ride. Siamo al 17% circa, peraltro in decrescita.

Di che numeri parliamo?
2,5 miliardi di euro, nel 2015, pari a 0,1% del Pil. Come stock complessivo, circa 280 miliardi, pari al 17 % del Pil.  Siamo però penultimi i Europa, secondi solo alla Grecia. La Francia e la Germania fanno molto meglio di noi.

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Quali obiettivi?
Avremmo piacere, e riteniamo possa risultare utile, continuare a studiare l’ argomento. Per capire cosa succede, e proporre idee e possibili azioni ai partner, ed al MISE.

Insomma in prevalenza Confassociazioni International si occupa di economia internazionale. Ma il libro parla d’altro…
Il libro non è diretta espressione di Confassociazioni International; ma una mia iniziativa culturale. Del resto sono anni che scrivo di queste cose, su varie testate. Si parla di Questione Meridionale, di Emigrazione, di crisi delle istituzioni.