La civiltà nuragica, mito e magia sul grande schermo

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Un’inquietante atmosfera dalle tinte funeree è lo scenario che vede l’avvicendarsi di enigmatiche figure legate al passato di un popolo ancora avvolto nel mistero. Siamo nella Sardegna dell’epoca del Bronzo, e tra mito e leggenda si apre un viaggio visionario verso una nuova mitologia.

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Parte così il cortometraggio Nuraghes S’Arena, prima opera cinematografica sulla civiltà nuragica, scritta e diretta dal regista sardo Mauro Aragoni, già pluripremiato al Los Angeles Web Festival per la serie Quella sporca Sacca Nera e al Milano Film Festival per Born from the blood, trasmesso da Italia Uno.

Il corto, prequel del film che Aragoni sta attualmente scrivendo con Marcello Izzo e Silvia Ebreul, non è altro che un fantasy epico dalle sfumature horror che prende spunto dalle genti di Ichnusa. Al centro della storia, ambientata nelle campagne di Seui (OG), il rimorso del guerriero Arduè per non aver salvato la figlia e la sete di vendetta che lo porterà, tra sciamani e ipotetiche armature – ricostruite ispirandosi sapientemente ai bronzetti rivenuti -, in un’arcaica arena di sabbia.

Un budget di soli settemila euro per ventuno minuti di pura magia e fascino oltre il tempo.

Nel cast il rapper Salmo, l’attore Michael Segal e Ally McClelland, coreografo del Robin Hood di Ridley Scott, nonché la voce narrante di un grande doppiatore come Rodolfo Bianchi (tra i tanti è stato la voce di Al Pacino e Chuck Norris). L’opera, visibile a breve in diverse sale italiane e a fine febbraio in tv, uscirà anche in dvd e Blu Ray con all’interno un fumetto a tema. Sul film in scrittura il regista precisa: “ per quanto fantasy si parla della storia del mio popolo. Preferisco un produttore anche piccolo ma che abbia il coraggio di portarmi in sala”.