I sentimenti delle cose nella natura viva di Galli

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4 (6)Natura viva: sono le due parole che scatenano il magico mondo dell’artista Pier Luigi Galli, che, residente a Cortona, ha girato nell’arco della sua vita per tutto il mondo, esponendo in Europa come negli Stati Uniti.

Siamo abituati al soggetto della natura morta, ma, come accennato, con il Maestro questa natura diviene viva, grazie a oggetti che possono essere specchi come vasi da tavola, che prendono letteralmente vita, caricati di un’emotività straordinaria e completamente umana. Gli oggetti divengono così esseri viventi, diventando essi stessi umanità grazie all’umanità potremmo dire, poiché per Galli è proprio per bontà dell’uomo che essi possono provare sentimenti, visto che è lui che glielo permette attraverso il suo punto di vista emotivo. Si tratta di soggetti raffiguranti di norma due innamorati, che compiono un movimento arcuato tale da risultare vicini, uniti da un dolce affetto. Interessante è notare che questa tematica è inserita all’interno di un percorso pittorico più complesso. Andando indietro nel tempo infatti troviamo altre opere dell’autore dove essi sono accompagnati da un personaggio a noi familiare e che in questo caso si carica di significati eccezionali: si tratta di Pinocchio, sì, proprio il Pinocchio uscito dall’immaginario di Collodi, simbolo di vita e di morte, per Galli forte rappresentazione della creatività. È lui in effetti che nei dipinti sembra possedere la capacità di forgiare i sentimenti delle cose e anche delle persone – di fatto, accompagnati a questo personaggio, troviamo in alcuni3 (7) lavori anche soggetti umani -, ponendosi come vero e proprio generatore di emozioni e impulsi.

Altro tassello di questo iter artistico al quale il pittore è arrivato col tempo, è quello rappresentato dalle Crisalidi, una serie di dipinti in cui l’autore, rifacendosi al nome che descrive lo stadio che nelle farfalle identifica la fase che precede il periodo adulto, immagina le sue creature, che già abbiamo viste protagoniste, nella fase embrionale, dipingendole di solito all’interno di un bulbo pulsante, con sfondi suggestivi composti da diverse tinte cromatiche, che passano dal rosso, per arrivare al verde o al violaceo. Un vero e proprio percorso quello dell’artista, che nel corso della sua lunga carriera è riuscito a esprimere una pittura varia, allo stesso tempo però senza andare fuori tema, mantenendo un proprio segno distinguibile.

Oltre che alla pittura, Galli si rivolge anche alla scultura e alla ceramica, dove ripropone gli stessi soggetti a lui tanto cari: semplici oggetti che tramite la sua mano magica e metafisica possono innamorarsi, intenerirsi, provare sentimenti… proprio come gli esseri umani.