Siddharta, la rivincita del musical made in Italy

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Ph. Beppe Bisceglia

In un periodo in cui La La Land si attesta nelle sale cinematografiche, facendo ancora capire la strapotenza holliwoodiana dietro la cinepresa, in Italia, più precisamente al teatro Linear Ciak di Milano, esce Siddharta, musical basato sul capolavoro di Hermann Hesse. Una pièce fedele al romanzo originale, che però strizza l’occhio al contemporaneo, grazie anche alle sue musiche dal sapore bollywoodiano. Catapultati in un mondo fatto di arabeschi e fortune, il gioco di luci è netto, accompagnato da voci sfarzose e piene di brio, che a tratti ricalcano il genere rock e che riescono facilmente adentrare nelle orecchie degli spettatori. Un viaggio, quello di Siddharta, che rappresenta la nostra vita. Nascita e rinascita son padroni di questa, con dubbi e incupimenti che son sempre dietro l’angolo, e che riescono a destabilizzare la nostra persona. Da un primo atto caratterizzato dalla presa di coscienza di Siddharta di voler scoprire il mondo e le sue sofferenze, fino al secondo atto che si incanala sempre in uno stesso climax ascendente, si arriva al concepimento di se stessi e della propria natura, fatta di gioie e rassegnazioni, di maturazione e saggezza. Riprendendo il concetto di romanzo picaresco hessiano, il musical prodotto da “LILITH sa”, si propone al mondo con gran successo, grazie ad un tour che ha toccato tappe importantissime come Los Angeles, e che ora si attesta a Milano fino a Domenica 5 Febbraio.