Negli Usa a riflettere del Sud, tra strappi e stratificazioni

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16144594_10210818513591635_2093351630_nDall’incantevole panorama di Scilla e Cariddi si apre uno squarcio a forma di surf e appare l’onda cavalcata dal tuffatore di un dipinto di Guttuso, attorniato da delfini danzanti e una sirena in contemplazione. Simpatiche figurine di fumetto scrutano l’eruzione del Vesuvio adagiate sulle ardenti pendici. Scatti di cantautori e attori affiancati a disegni di personaggi di cartoni animati come Peppa Pig e Wonder Woman. Sono soltanto alcune delle quattordici tele realizzate dalle sorelle Anna e Rosaria Corcione, rispettivamente pittrice e scultrice partenopee, per il libro-cd Voltarelli canta Profazio (Squilibri, 64 pp., 16 euro), con cui Peppe Voltarelli ex voce del gruppo folk Il parto delle nuvole pesanti, ha ben pensato di ringraziare il suo “padre musicale” Otello Profazio, precursore del folk revival in Italia.

Anche le tele, denominate appunto Strappi e stratificazioni, sono in realtà un omaggio a un altro importante artista calabrese, Mimmo Rotella, in particolar modo alla sua tecnica del decollage. Come il pittore catanzarese incollava sulla tela pezzi di manifesti strappati per strada, le Corcione scovano nel web antiche cover di dischi e pellicole cinematografiche, dalle quali fanno spuntare foto di dipinti propri e di grandi artisti del passato. Il risultato, come afferma la critica d’arte Laura Lombardi nell’introduzione alle opere, è “un insieme di visioni di bellezza con tanti flash di narrazioni che si interrompono: lacerti, frammenti cartacei, con interventi pittorici astratti”.

Dopo esser state esposte a Sanremo in occasione del Premio Tenco 2016, le tele realizzate con tecniche innovative come la resina ecologica, stucchi su carta pigmentata, lucidi e patine bronzee, dal mese di novembre sono approdate in America, condotte per mano dalle sorelle Corcione che, tra l’altro, si erano già fatte notare al Forum Mondiale delle Culture in rappresentanza dell’Italia in Messico.

University of Pennsylvania a Philadelphia, I Am Books a Boston, Casa Italiana Zerilli-Marimò a New York, San Diego State University in California, numerose quanto prestigiose le tappe del viaggio del trio vincente composto da Voltarelli e le due Corcione, che hanno percorso gli States con un bagaglio colmo
scatto_7_ritagliodi cultura meridionale
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Laddove spesso giunge l’eco di un Sud tutto pizza, mafia e mandolino, la contaminazione creativa tra voci, pennelli e penne di artisti meridionali, con un’unica poetica comune, ha dato vita a un reportage di immagini del Mezzogiorno. Con una materica personalizzazione del Sud che scandaglia nel passato arcaico per poi esprimersi con materiali contemporanei, le due sorelle hanno dunque incantato la comunità americana, molto interessata all’arte italiana, soffermandosi su tematiche sociali come l’emigrazione, il razzismo e il femminicidio, in un gioco artistico tra ironia e riflessione.

L’America per un artista è un punto di arrivo ma rappresenta anche un’ennesima partenza verso nuovi successi” ha affermato Anna Corcione annunciando, appunto, il grande consenso registrato persino in Argentina, dove il tour si è concluso, giovedì 19 gennaio al Cafè Vinilo di Buenos Aires, con un concerto live di Voltarelli e la proiezione del lavoro multimediale delle artiste napoletane. Pronte a tornare in Italia con un carico di soddisfazione e passione da profondere con Strappi e stratificazioni anche a  Firenze, Napoli e Roma.