Della Bidia, quei duetti con Bocelli e quella voce da Celine Dion

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13ff3f_ee90dd9533cc4c259f95f1f7b6de1351Una voce che mi ha veramente spettinato… fare paragoni non è bello, però mi ha molto ricordato Celine Dion”, dice Fiorello dedicando qualche minuto della sua Edicolafiore a Ilaria Della Bidia.

L’ha vista per la prima volta la sera del 12 agosto, al Forte Arena di S.Margherita di Pula (Cagliari), in occasione del concerto di Andrea Bocelli, e ne è rimasto letteralmente colpito.

E’ dal 2011 infatti che la cantante lucchese affianca il grande tenore in qualità di Guest Pop, duettando durante alcuni suoi concerti in tutto il mondo. Tra i tanti, fu presente anche al ricevimento organizzato per gli ottanta anni di Sofia Loren, quando, Ilaria, accompagnata dalla sua storica band, ha avuto l’opportunità di cantare con Lionel Richie e David Foster, il più grande agente e produttore del mondo (Madonna, Barbra Streisand, Celine Dion, Mariah Carey, Laura Pausini ecc.)

Il maestro fu invitato ad ascoltarmi ad un concerto in cui mi esibivo accompagnata dalla mia band. A fine show si complimentò e insieme a Veronica mi disse ‘Ilaria, se non ti dispiace sarei lieto di invitarti a cantare con me in giro per il mondo…’  Dispiace?!? Non credevo fosse vero. Ed invece grande artista tanto quanto uomo di parola, meno di un mese dopo ricevetti la chiamata della prima convocazione…. ma lo sapete che in primis credevo fosse uno scherzo telefonico dei miei ragazzi della band? Che ridere… rimasi un po’ in ascolto in stand by, poi dopo pochi secondi capii che si stava avverando un sogno“, ci racconta la Della Bidia.

Lunghi capelli biondi, sorridente e con gli occhi di un azzurro abbagliante. Si presenta alla data sarda con un candido e femminile abito rosa. Ricorda una diva d’altri tempi.

Una scritta sul maxischermo la annuncia e, appena inizia la musica, la sua voce si spande, aggraziata e potente, per tutta l’arena.

La sua sicurezza fa subito trasparire come non sia una cantante alle prime armi, ma con alle spalle un’esperienza canora formatasi su palcoscenici importanti, e tanta gavetta nei locali toscani (tra i quali la storica Capannina di Franceschi). Una serie di ring che le hanno permesso negli anni di acquisire sia un’ottima padronanza scenica che un’approfondita conoscenza vocale. Come ci tiene a precisare la cantante “La tecnica è fondamentale sia per avere le ali per volare sia per mantenere negli anni sano lo strumento vocale, tanto potente quanto vulnerabile. Io trovo altresì importante curare con grande13ff3f_330ee0da1b04410a8383bc4b64568a9e passione e attenzione anche il proprio percorso umano interiore, perché la musica attraversa tutto il corpo e il cuore in primis prima di giungere all’ascoltatore e si arricchisce di tutto il nostro essere. Con il canto non si può mentire, l’arte tutta non mente, ciò che si è, è ciò che viene presentato al pubblico.
Un pubblico che Ilaria ha imparato a conoscere già all’età di 7 anni nella trasmissione Piccoli e Grandi Fans di Sandra Milo (Rai Due), esperienza che ha influenzato le sue scelte di vita. Da lì, infatti, la sua carriera artistica si è rinforzata con lo studio del pianoforte, strumento grazie al quale si esibisce dal 2008 nel duo pianistico-vocale Duel (in coppia con Alessia Forganni)e coltiva da sempre la passione per la composizione (tra i tanti brani di cui è autrice ci sono  I’ve never lived before, colonna sonora del film campione d’incassi Colpi di Fulmine prodotto da De Laurentiis e la super-scaricata sigla del Venerdì della trasmissione Il Ruggito del Coniglio)

Nel suo curriculum spuntano anche partecipazioni a film quali Sapore di te diretto da Carlo Vanzina e a numerose trasmissioni televisive (Buona Domenica, Domenica In, La Corrida, Casa Raiuno, Se…a casa di Paola). La sua è un’agenda sempre fitta di impegni, a cui però non mancano mai gli appuntamenti filantropici: da pochi giorni è infatti rientrata dall’ultimo evento di beneficienza, a Staten Island (New York), serata a sostegno di KAC (Kids Aganist Cancer), nella quale la cantante toscana ha inoltre presentato il brano Darc (composto da lei e dal maestro Attilio Di Giovani), colonna sonora dell’omonimo film prodotto da Julius R.Nasso e di prossima uscita.