Il grande show del nostro tempo diventa una serie…web. Il cinema ibrido.

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The Jackal
The Jackal

La produzione audiovisiva in Italia ha deciso di guardare avanti, colonizzando il web. Così il futuro sembra essere finalmente arrivato. Da allora hanno iniziato a impazzare in rete fenomeni come The Jackal, The Pills, Il Terzo Segreto di Satira, Willwoosh e molti altri ancora. Il riposizionamento del servizio audiovisivo ha implicato nuove esigenze di tipo progettuale, in grado di far fronte al boom della domanda e degli ascolti. Nel nostro paese esiste altresì un festival di livello internazionale dedicato alle web series e ai fashion film: si tratta del Roma Web Fest, lanciato nel 2013 sotto la direzione artistica di Janet De Nardis. Concepita come una vetrina del meglio che internet possa offrire, la manifestazione ha dimostrato in breve tempo di essere un valido punto di contatto tra giovani filmakers indipendenti, da un lato, e produttori cinematografici e televisivi dall’altro.

Quali sono i tratti che contraddistinguono questo originale approccio alla scrittura seriale per il web? Prima di tutto, è importante avere una mente aperta, cioè libera dal preconcetto che si tratti di ragazzi alle prime armi pronti a gingillarsi con la fotocamera del cellulare pur di passare il tempo. Infatti, sebbene si tratti di utenti passati dallo status di fruitori a quelli di autori, non per questo deve essere messa in discussione la loro professionalità. Chi scrive e dirige i contenuti che poi saranno postati su piattaforme di condivisione video come Youtube e Vimeo deve inoltre dimostrare di saper costruire una community di appassionati da fidelizzare e dove poter trascinare nuovi entusiasti ammiratori.

Questi artisti e creativi dell’online sono riusciti a cogliere il mutamento generazionale della nostra società, nutrendosi di idee e spunti estetici provenienti dall’universo espanso dei romanzi, dei film e delle serie tv hollywoodiane. Il “saccheggio” riguarda anche altri media come i fumetti, i videogiochi e suggestioni facenti parte della subcultura nerd e geek. Questo mix di fattori ha portato al successo nel 2011 Freaks!, la web serie autoprodotta incentrata su un gruppo di ragazzi con superpoteri. La serie è divenuta a tal punto famosa da dar vita a un libro, due colonne sonore e diversi prodotti di merchandising.  

Il Terzo segreto di satira
Il Terzo segreto di satira

Ma, non sono né il dramma né la fantascienza i generi prediletti dal ricco bacino di utenti della rete. I primi posti sono occupati dalla satira, dalla commedia e dalla parodia con una durata media per episodio che difficilmente supera i dieci minuti. In particolare, nel campo della comicità surreale i campioni indiscussi sono i The Jackal, un collettivo di autori partenopei divenuti celebri grazie a serie-tormentone quali Lost in Google, Gay ingenui e Gli effetti di Gomorra – La Serie sulla gente.

Spesso poi si riscontra l’unità di luogo e d’azione, come nel caso degli sketch in bianco e nero dei The Pills, ambientati tra le quattro mura di un appartamento del quartiere Pigneto a Roma. Il trio di trentenni composto da Matteo Corradini, Luigi Di Capua e Luca Vecchi quest’anno è addirittura sbarcato al cinema con la pellicola The Pills – Sempre meglio che lavorare, che però al botteghino è riuscito a racimolare solo poco più di mezzo milione di euro. Segno che il momento giusto per il passaggio al grande schermo non è ancora giunto? No, la ragione è un’altra e, per certi versi, più semplice: non hanno capito che dovevano in parte svincolarsi dalla frammentarietà dei loro sketch per proporre qualcosa di più ampio respiro adatto alla sala.