In occasione del Salone del Mobile, a Palazzo Morando è stata inaugurata la mostra curata da Vittorio Sgarbi dal titolo “Gaetano Pesce. Altra Bellezza”.
Il grande architetto, paragonato da Sgarbi con una sottile iperbole a un nuovo Leonardo per estro e ingegno, sempre in viaggio tra l’Italia e l’America, espone alcuni dei suoi più interessanti pezzi di design, come ad esempio le poltrone Up, affiancate da vasi, gioielli e dalle inedite Portrait Lamp.
“Altra Bellezza” è un evidente manifesto della sua visione estetica del mondo, che prende vita non solo attraverso le opere, ma anche attraverso l’allestimento e alcune frasi dell’artista dipinte sulle pareti.
Da questa mostra emerge la sua concezione della vita e dell’arte in cui vince il valore della diversità, l’importanza di ciò che normalmente è considerato difetto, la libertà dal conformismo e, a questo proposito, Pesce dichiara: “penso che il futuro sarà fatto di flessibilità, trasparenza e traslucidità, con buona dose di colori, libertà, tolleranza, apertura mentale, pluralità, adattabilità, elasticità, organicità, liquidità, incoerenza, spontaneità e non omogeneità”.
Grazie all’allestimento di Cristina Mazzantini e di Stefano Morelli, il visitatore che valica la soglia di palazzo Morando, edificio d’epoca milanese di origine cinquecentesche, si ritrova in una policromia di colori, in cui il contrasto tra lo sfondo storico del palazzo e le opere di Pesce viene completamente annullato. L’allestimento dà vita a un percorso espositivo fluido e libero, senza inizio né fine.
Tutto ciò è stato possibile grazie al sorprendente lavoro della azienda Gobbetto che, con le sue resine sgargianti, ha ricoperto con grandi colate variopinte i pavimenti e alcune pareti delle sale.
La collaborazione tra la azienda milanese e Gaetano Pesce è di vecchia data e molto proficua; Pesce fu uno dei primi a trasformare la resina in materiale artistico, ad usarne la duttilità, i colori e la luce, come ci testimonia la mostra in corso.
L’atmosfera che si crea è quella di una grande festa, “un carnevale” come ha sottolineato Sgarbi, in cui l’arte e la bellezza vincono con gioia.
Un chiaro messaggio al mondo del design e dell’architettura, soprattutto ora in concomitanza con il Salone del Mobile: l’estetica della forma si deve fondare sulla bellezza, che è oggi un valore spesso dimenticato.
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> “Gaetano Pesce. Altra Bellezza” a cura di Vittorio Sgarbi
fino al 17 luglio 2016
Palazzo Morando, via Sant’Andrea 6, Milano