“Per Strada”, laddove s’incrociano i giovani destini

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Per strada, testo inedito di Francesco Brandi, ha debuttato al Teatro Franco Parenti di Milano e tornerà in scena a maggio (dal 3 al 15). È una pièce fatta da giovani, dagli interpreti al regista (Raphael Tobia Vogel), capace di raccontare sentimenti, pensieri e inquietudini delle nuove generazioni in un modo personale, semplice e, al contempo, universale. L’abito è quello del registro da commedia, talvolta autoironico, che l’autore ben conosce e ha sfoggiato come attore in sitcom (“Cotti e mangiati”) e lavorando con registi come Avati (nella fiction “Un matrimonio”) e Virzì (in “Tutta la vita davanti”).

Per strada, tanto più con la neve, l’imprevisto è dietro l’angolo. Le traiettorie di due uomini apparentemente opposti, Jack (Brandi) e Paul (Francesco Sferrazza Papa), s’incrociano. Uno in modo logorroico e nervoso vomita il suo senso di fallimento e la decisione che ha preso; l’altro con aplomb cerca di (sop)portare la sua maschera. La regia risente positivamente della formazione da videomaker di Vogel, abile nel creare un gioco di specchi con le proiezioni, dando profondità alla scatola magica e usando il primo piano per “compensare” laddove il teatro non può arrivare. In poco più di 24h (scandite da un timer) le vite ora si avvicinano, ora si confondono così come i mondi fino al coup de théâtre. «Non si torna indietro mai, neanche per prendere la rincorsa».