Dalle passerelle di Milano arrivano i trend per la prossima estate

0

Milano Moda Donna è alle battute finali, sarà Fatima Val infatti a chiudere oggi il calendario del pret à porter dedicato alla prossima estate.

Chi partecipa con frequenza alle fashion week in giro per il mondo si trova sempre, almeno una decina di volte al giorno, davanti alla fatidica domanda: “allora, cosa andrà di moda il prossimo anno?”. Ecco, con un calendario fitto di impegni non è facile riassumere in poche parole quello che negli ultimi mesi i designer nostrani hanno pensato per il prossimo caldo, ma alcuni punti sono chiari e spesso comuni a molti brand.

Gucci
Gucci -Spring/Summer 2016

Che le donne passino i mesi antecedenti l’estate impegnando forze e sudore in palestra per mostrarsi al meglio durante la stagione estiva non è una novità, ma il 2016 richiederà ancora più lavoro: superato l’inverno infatti, sarà d’obbligo scoprirsi il più possibile, senza ovviamente scadere nella volgarità. Lo dicono con fermezza le passerelle milanesi. Da Gucci, Alessandro Michele, ormai acclamato dalle folle per l’accuratezza con cui immagina (o forse sarebbe meglio dire sogna, considerato l’approccio onirico delle sue collezioni) le sue donne, è il nude look a farla da padrone insieme ai grandi fiocchi esasperati o ricamati su top e abiti, che in sole due stagioni sono diventati chiaramente il suo segno distintivo, poco importa che a portarli siano gli uomini o le donne (persino Marc Jacobs, dal suo profilo Instagram ha dimostrato di apprezzarli), ma il geniale (e furbo) direttore creativo della griffe italiana non è l’unico. Se Fendi ha puntato molto sul volume, mandando in passerella silhouette ampie nelle maniche, nelle gonne e nei bloomer, non sono passati inosservati i tagli cut out sui fianchi degli abiti.

Una tendenza calcata anche da N°21, che ha giocato sulle trasparenze e le lavorazioni al laser dei suoi capi, o da Fausto Puglisi, le cui donne, audaci e sfrontate, passeranno un’estate con l’ombelico in bella vista. Il ‘vedo non vedo’ è uno dei giochi di seduzione proposti anche da Blugirl dove l’attenzione si sposta sulle gambe, messe ben in evidenza dai profondi spacchi delle ampie gonne mentre abiti di rete, mentre tessuti velati e scollature profonde sono le armi di conquista delle donne di John Richmond. E che dire di Ermanno Scervino? La sua collezione sofisticata e delicata punta tutto su strati di pizzo che compongono abiti romantici da cui intravedere, immaginare, percepire le forme delle modelle oggi e delle clienti affezionate domani. Persino Re Giorgio, signore dell’eleganza italiana, si è lasciato andare a top corti e giacchini aperti sulla pancia con il suo Emporio Armani.

Tods
Tod’s – Spring/Summer 2016

E per chi non vuole scoprirsi? Basta concedersi alle mille righe, magari indossando un tailleur, come suggerisce Prada. Ce n’è per tutti i gusti: quelle multicolor delle giacche abbinate alle gonne a balze delle migranti chic di Stella Jean, oppure le bande larghe da sfoggiare sulla maglieria, il core business di Iceberg anche sotto la nuova era di Arbesser, e poi ancora quelle dei confortevoli ensemble in maglia di Laura Biagiotti o ancora sottili, come quelle dei completi delle rocker di Tod’s.

Le atmosfere marine rimandano subito all’estate e si trasformano in trend. Vestirsi di reti rubate ai pescatori e decorate con stelle, pesci e conchiglie è il diktat lanciato da Massimo Giorgetti new entry alla guida di Emilio Pucci, e Aigner non è da meno, con la sua palette che vira dal turchese al corallo, mentre MaxMara abbina t-shirt nautiche alle sue pencil skirt e Bottega Veneta ruba l’ispirazione per le linee delle sue gonne alle vele.

Se poi le grandi metropoli si dovessero trasformare, sotto al solleone, in giungle urbane, eserciti di soldatesse le affronteranno con piglio deciso, magari vestite Versace, che ha messo in soffitta i lunghi abiti da red carpet in favore di giacche militari da usare come minidress e di stampe animalier degne di moderne fiere urbane, oppure, strette da armature in pelle, indosseranno tatuaggi da riporre la sera nel cassetto come propongono i fratelli Caten di DSquared2.

Insomma, quella che verrà non sarà solo un’estate calda, sexy e multicolor, sarà carica di grinta da mutuare in ottimismo per il futuro (della moda) che verrà e alle volte persino piena di ironia. Una joie de vivre che si esprime al massimo delle sue possibilità sulle passerelle festose e un pó matte di Moschino. Qui, Jeremy Scott da diverse stagioni propone collezioni esplosive, al punto da dare ai lavori in corso un piglio da couture. Cartelli, car wash, caschetti da operaio rivisitati e corretti per diventare desiderabili già impazzano nelle wish list dei fashionisti doc.

di Donatella Perrone