Addio a Bice Minori, piccola grande donna delle scene

0

biceAlla veneranda età di 92 anni si è spenta Bice Minori. Il suo nome è strettamente legato al teatro. Proprietaria della Sartoria Bi. Mi nel quartiere romano Prati, Bice è stata prima di tutto la sarta personale di Eduardo De Filippo, poi nel suo atelier sono stati concepiti i costumi dell’Orlando Furioso di Luca Ronconi nell’edizione spoletina e le sue mani hanno vestito attori del calibro di Romolo Valli, Salvo Randone, Paolo Stoppa.  Bice era conosciuta anche dalla generazione “beat” di una certa avanguardia romana: Sepe, Perlini, Nanni, Carella e da numerosi giovani off coevi che si rivolgevano a lei quando avevano poche risorse da destinare ai costumi, ma dovevano fare comunque uno spettacolo ricercato.

Gentile ma inflessibile, questa piccola grande donnina delle scene, sapeva indicare il capo giusto per l’epoca dello spettacolo da rappresentare. Ricordo un’appassionata lezione a delle giovani attrici sull’acconciatura (elemento troppo spesso sottovalutato, ma incredibilmente importante per la costruzione e per la credibilità di un personaggio). Nel suo magazzino potevi pescare un cappotto di scena Ottocento con la targhetta ancora attaccata di un grande attore, e poi mantelli, gorgiere o colletti pieghettati se dovevi fare qualcosa inerente al Cinque/Seicento, divise naziste con tanto di fascia, tuniche per la tragedia greca, spolverini prima guerra mondiale.

Quell’odore inconfondibile di teatro, muffa, colla, trielina e vernice che svaniscono nei fumi del tempo, sbiadiscono come le locandine autografate appese alle pareti o i manifesti che ricordano certe opere di Mimmo Rotella e il suo decolage. Bice amava raccogliere e collezionare una quantità sterminata di piccoli oggetti di scena che potevano servire all’occorrenza: collanine, medaglioni, bastoni, ombrelli, cianfrusaglie reinventate ad arte(ricordo un diadema fatto con la pasta, sedanini attaccati con la colla, da lontano sembravano rubini.) Arte da artigianato, tecnica, esperienza e soprattutto passione e talento.
Cara Bice, ti ringraziamo per la tua generosità, dedizione e pazienza, in un mondo teatrale troppo spesso consegnato agli amatoriali, che pensano che si possa andare vestiti in scena con i propri abiti casalinghi:”Tanto da laggiù non si vede” che come rimproverava Sergio Tofano è il retropensiero della guitteria e dell’assenza di codici teatrali.