In vacanza Chez Dédé

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Un nuovo lusso, completamente etico? Si può. È la sfida che quotidianamente affronta Chez Dédé, brand tutto italiano, con un vaga cadenza francese portato dal passaporto italo-francese di una delle sue designer, che della sua natura 100% tricolore- nel Bel Paese nascono i progetti, i tessuti, e sempre qui, nel laboratorio romano, vengono prodotti i modelli da artigiani esperti- ha fatto il biglietto da visita di una moda nuova, insaporita dal giusto accento retrò.
Come cartoline da posti lontani – Tokyo, Parigi, St. Barth, Vancouver- le borse, le t- shirt e le sciarpe autoriali, originali, romantiche e assolutamente ‘genderless’ raccontano di posti di villeggiatura per i quali si vorrebbe partire subito, da scoprire con uno degli accessori del brand sotto braccio, tanto che sembra quasi di assaporare l’odore dell’estate, di vedere grappoli di bouganville inerpicarsi sulle pareti bianche delle case, di sentire i raggi del sole riscaldare la pelle mentre si sorseggia una bevanda nel piccolo bar della piazza centrale di una località turistica. È nato proprio così,  come un marchio di lifestyle, studiato davanti ad un aperitivo in un localino di St. Barth poi diventato un brand giovane (ha esordito a Pitti poco più di 3 anni fa) e di successo, consacrato da Roomservice, durante l’ultima edizione di AltaRoma, grazie alla prorompente forza creativa di Andrea Ferolla e Daria Reina, coppia nella vita e nel lavoro.
Da Dédé, che sembra quasi un posto di ritrovo per amici di vecchia data, ma che è anche il diminutivo, à la française, di entrambi i nomi dei designer capaci di giocare con le parole così come con le grafiche – sono il pane quotidiano dei due direttori creativi che per anni hanno lavorato come consulenti di grandi istituzioni e luxury brand internazionali- si trovano borse, come la prima it-bag, la Saint Barth appunto, che nella trama dei materiali (cotone e lino) e nella stampa dal sapore vintage racchiude alla perfezione lo spirito del posto oggi un must have per gli amanti di un lusso, diverso, discreto, vagamente bohémien, e accessori che non fanno capo alle stagioni, non cercano di riempire un lookbook, ma nascono come estemporanee capsule collection, edizioni limitate che si sviluppano ogni volta che la coppia Ferolla-Reina visita un posto nuovo.

I loro modelli sono quindi tutti figli di un emozione, di un fremito, di una suggestione da scrivere, proprio come una cartolina, che come un’eco rimanda le sensazioni felici delle atmosfere da vacanza ai fortunati destinatari.

di Donatella Perrone