Marchettina: la Ferrante intervistata negli Usa dai propri editori

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B_HAhGOWkAAWDEARegalino per la Festa della Donna: la Paris Review, cioè una delle riviste più cool degli Stati Uniti, dedica la copertina a Elena Ferrante, inafferrabile scrittrice del ciclo “L’amica geniale”, sulla cui identità si fa da anni un gran parlare.
In Italia, in effetti, visto che gli scrittori non hanno una identità estetica, meglio parlare di sciocchezze. Sulla raffinata testata statunitense, la Ferrante ci spiega che non esistono “quote rosa” in letteratura: «mi è rimasta l’idea (anzi, nel tempo è cresciuta) che i più grandi narratori fossero uomini e che da loro avrei dovuto imparare. […] Ho cercato di imitare dai grandi romanzi scritti da uomini».
La Ferrante ci relaziona che «non volevo scrivere come Madame La Fayette o Jane Austen o le Bronte, ma come Defoe, Fielding, Flaubert, Tostoj, Dosoevskij o addirittura Hugo. Mentre i modelli offerti dalle romanziere donne mi parevano pochi e spesso modesti, quelli dei romanzieri maschi erano numerosi, abbaglianti».Viva la sincerità.
Ma chi è il genio che ha intervistato la Ferrante? Sandro e Sandra Ferri. I fondatori delle Edizioni e/o. I tipi che pubblicano la Ferrante in Italia. Ma pure, con marchio Europe Editions, negli States.
Alla faccia del conflitto di interessi.