Se il teatro sbarca all’università

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escena15_asesino1L’uomo al centro delle proprie volontà, nel percorso paradossale che conduce alla giustizia, alla libertà. Albert Camus rivive con gli occhi della modernità e nelle parole, nei sentimenti degli spagnoli della “Compagnia 611” di Madrid, protagonisti de “Los Justos”, per la regia di José A. Perez, in un convegno Mercoledì 11 Febbraio all’Università di Cassino. Un riferimento avvincente e netto all’opera immortale di Camus “I Giusti” che mantiene intatto il pathos vissuto dai protagonisti dell’opera originaria anche nella reinterpretazione della “Compagnia 611”. Muta lo scenario storico (la spagna degli anni ‘70/80, in pieno terrorismo dell’ETA) ma i valori ed i drammi personali, le rivendicazioni del giusto e la ricerca della verità sono sempre in cima alle intenzioni volute dall’opera originaria di Camus.

Teatro e didattica, quindi, si fondono in maniera complementare con l’idea di dar vita ad un connubio tra l’arte teatrale, la letteratura, da un lato e i temi classici della Filosofia del Diritto. Anima ed accademia. Percorsi importanti per l’ateneo laziale, che sono valsi la nascita di un laboratorio scientifico di “ermeneutica della temporalità giuridica”, realtà che, attraverso una serie di strumenti di ricerca, permette di indagare sulle questioni del vivere umano a partire da una cultura filosofica attenta alle vicissitudini del nostro tempo. All’ evento di Mercoledì, molti gli ospiti di spessore presenti: il Magnifico Rettore Prof. Ciro Attianese, il Direttore del Dipartimento di Economia e Giurisprudenza Prof. Giuseppe Recinto, gli attori della Compagnia 611 fra i quali spiccano i nomi di Alex Gadea, uno dei più talentuosi della scena spagnola e Ramon Ibarra.
Un’iniziativa che nasce con lo scopo di diffondere la cultura teatrale nel mondo accademico. Così è stata concepita dal Prof. Luigi Di Santo, docente di Filosofia del Diritto con la collaborazione della Dott.ssa Marika Gimini a capo della segreteria organizzativa, con il supporto dei collaboratori della cattedra, dott. Raffaele Maione, dott. Raimondo Nocerino, dott. Andrea Aversano e dott.ssa Valeria Mastroianni. Interverrà la Prof.ssa Marta Marchetti, docente dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, esperta di scritture teatrali, autrice di numerosi volumi su Camus e sul Teatro. 

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Emanuele Ricucci
Emanuele Ricucci, classe ’87. È un giovanotto di quest’epoca disgraziata che scrive di cultura per Il Giornale ed è autore di satira. Già caporedattore de "IlGiornaleOFF", inserto culturale del sabato del quotidiano di Alessandro Sallusti e nello staff dei collaboratori “tecnici” di Marcello Veneziani. Scrive inoltre per Libero e il Candido. Proviene dalle lande delle Scienze Politiche. Nel tentativo maldestro di ragionare sopra le cose, scrive di cultura, di filosofia e di giovani e politica. Autore del “Diario del Ritorno” (2014, prefazione di Marcello Veneziani), “Il coraggio di essere ultraitaliani” (2016, edito da IlGiornale, scritto con A.Rapisarda e N.Bovalino), “La Satira è una cosa seria” (2017, edito da IlGiornale) e Torniamo Uomini (2017, edito da IlGiornale)