Ficcasoldi, come ti dissacro la ludopatia

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Come smitizzare il malaffare. Con spirito, ma mantenendo il rigore dei dati e delle argomentazioni. Fino al 20 gennaio 2015 al Teatro Tordinona di Roma è in scena Ficcasoldi scritto e diretto da Rosario Mastrota, con Andrea Cappadona, Dalila Cozzolino e Gianni Spezzano. Lo spettacolo ha già vinto il premio Giovani Realtà del Teatro. ” Siamo abituati, negli ultimi tempi, ad assistere in tv ad una spettacolarizzazione dei potenti della criminalità – spiega Rosario Mastrota a ilgiornaleoff.it -: alcune fiction tendono a romanzare, a rendere affascinanti alcuni personaggi criminali, per conquistare il pubblico. Noi cerchiamo di affrontare la questione da un punto di vista diverso, ovvero quello del debole che si trova, suo malgrado, a dover combattere la criminalità“.

Continua Mastrota: “Il protagonista di Ficcasoldi, divenuto dipendente dal gioco, viene corrotto ed usato per riciclare denaro sporco. Attorno a lui ruotano gli altri personaggi: la compagna, che capisce che in lui qualcosa non va ma è ignara della situazione, un boss della malavita e un barista, Ettorino. In tempo di crisi, fare solo caffè non è molto retributivo, per questo Ettorino accoglie nel suo bar diverse slot machines” Spiega l’autore e regista della piece:  “L’ispirazione per questo personaggio venne un pomeriggio in cui, affacciati alla finestra, vedemmo una ditta di traslochi che impacchettava i libri della mitica libreria di filosofia nostra dirimpettaia, destinata a chiudere per lasciare il posto ad una sala giochi. All’inaugurazione della nuova attività c’era già una moltitudine di gente, eppure si trattava almeno della sesta sala giochi nello stesso quartiere…”.

“Noi da sempre facciamo un teatro che racconta delle storie – aggiunge Dalila Cozzolino, interprete dello spettacolo e co-fondatrice della Compagnia – e con questo lavoro vogliamo raccontarne una delle tante possibili dentro al mondo della ludopatia, per arrivare a indagare sul marcio che vi si nasconde dietro. La crisi economica è una delle forze motrici che fa cadere il protagonista nella dipendenza dal gioco“. “Ci siamo confrontati con una psicologa dell’Università di Palermo – aggiunge Mastrota – che ci ha detto che la ludopatia attecchisce dove c’è un senso di vuoto. Noi, quindi, abbiamo “svuotato” la vita del nostro uomo, facendogli perdere il lavoro”.

Numerosi spot pubblicitari, mirati a spingere il cliente al gioco, ricorrono a frasi satiriche come “Più gratti, meno prude”: trovate originali della sceneggiatura che, ridicolizzando la situazione, punta in realtà l’indice contro il tacito consenso di Stato ad una malattia sociale. “Mi piace sottolineare – conclude l’autore – che la rappresentazione, pur affrontando tematiche importanti, è giocata su un’impostazione leggera ed ironica; siamo ricorsi all’uso di molti colori, per richiamare l’apparenza allegra e colorata del mondo delle slot machines”.

Teatro Tordinona, Via degli Acquasparta 16 – Roma
Per info 067004932
Orari spettacoli: dal Martedì al Sabato ore 21.00, Domenica ore 17.45
Costo biglietti: intero 10 euro, ridotto 7 euro
Ogni giorno le prime 10 persone che prenoteranno sul sito del teatro o telefonicamente, avranno diritto al biglietto ridotto.