Casanova, viveur, scrittore. E celebre occultista

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Si fa presto a dire libertino. Giacomo Casanova, celebre per gli amori e per una grande opera d’arte – la sua vita – è l’esemplare meglio riuscito della categoria. “So di aver vissuto perché ho avuto delle sensazioni”, disse. Memorabile la battuta sul suo libro migliore, Histoire de ma Vie, tappa obbligata per capire il Settecento: “Scrivo della mia vita per ridere di me e ci riesco”. Sapeva divertirsi Giacomo, ma fu uomo ben più complesso di quanto sembri.

Casanova, Giacomo, L'occultismo di Giacomo Casanova e altri saggi. Edizioni PiZeta 2014. pp 246
Casanova Giacomo, L’occultismo di Giacomo Casanova e altri saggi, Edizioni PiZeta, pp. 248, euro 15,00

Da Pizeta è uscito un libro, L’occultismo di Giacomo Casanova e altri saggi (a cura di Paolo Carbonini, pp. 248, euro 15,00) in cui, tra testi su massoneria ed esoterismo, c’è spazio per rendergli ragione. Giacomo, conservatore, sostenitore di quell’ancien régime di cui vide la fine, è un bell’esempio della libertà esistenziale e di pensiero del suo tempo. Disse di aver vissuto da filosofo, ed è vero. Scrittore instancabile, era coltissimo. Così lo ricorda il principe di Ligne: “E’ un pozzo di scienza, ma cita così spesso Omero e Orazio da restarne disgustati”. Ha tradotto l’Iliade, si è interessato di matematica, nella fattispecie scrivendo del problema della decuplicazione del cubo, sapeva di alchimia, cabala e occultismo. Redigeva oroscopi e praticava la magia, soprattutto per rapinare denari alla marchesa d’Urfè, che con il suo aiuto si illudeva di recuperare lo splendore della giovinezza.

Con ogni probabilità fu massone, e ciò ne spiega in parte la presenza in questo libro. Secondo alcuni, fu proprio l’affiliazione alla loggia a guadagnargli la condanna del tribunale della Serenissima e la reclusione nei Piombi. Qui, troviamo le pagine che nel 1882 gli aveva dedicato Alessandro D’Ancona su Nuova Antologia; La cabala di Casanova di Bernhard Marr, in cui si spiegano le sue pratiche magiche; passaggi in cui Giacomo si dedica alla trasmutazione dei metalli. Infine, una lettera a Eva Frank datata 1793 in cui svela qualche segreto cabalistico. Ce n’è abbastanza per mettere a fuoco un aspetto oscuro di questa personalità poliedrica e l’altro volto, niente affatto razionale, del secolo dei lumi.