L’Estate Romana chiude con tre giorni di proiezioni, performance e manifestazioni dedicate al Bardo
di Francesco Sala
L’Estate Romana creata da Renato Nicolini aboliva la gerarchia tra Cultura d’élite e cultura popolare. Sono passati trentacinque anni da quell’azzardo, che alcuni detrattori definirono inizialmente “effimero”, per poi doversi ricredere davanti alla sorpresa e al desiderio di Cultura che animava la Capitale. Oggi molte manifestazioni fanno fatica e vivono alla giornata sperando di andare in porto fino al “chi è di scena” (abbiamo più volte citato il caso di Fontanone Estate ai piedi del Gianicolo).
Il Silvano Toti Globe Theatre di Villa Borghese oggi è un fatto palpabile, monumentale, registra presenze di pubblico con una media di mille spettatori a sera e da più di dieci anni presenta solo commedie o tragedie di Shakespeare, fatte in maniera classica, persino in gorgiera. Il “meraviglioso urbano”, come lo amava definire Nicolini, è oggi una realtà forte, concreta, di incredibile ricchezza e non sappiamo se l’amministrazione capitolina ne tenga il giusto conto.
Una cosa è certa: il successo del Globe di Villa Borghese si deve unicamente al pubblico e al suo ideatore, direttore artistico, l’attore Gigi Proietti. Aprirà i battenti alle sette di sera il Globe di Roma e prenderà l’avvio un nuovo progetto sperimentale: Lo Shakespeare Fest, proiezioni di cortometraggi OFF che hanno partecipato al bando: “Ancora Shakespeare, perché?”. Veniva chiesto ai giovani cineasti un proprio punto di vista, originale, odierno, sulle vaste tematiche di questo grande drammaturgo universale, detto Il Bardo, nato 450 anni fa. Un evento che fonde felicemente teatro, cinema, musica, progetto di impianto nicoliniano, promosso dagli instancabili Carlotta Proietti e Daniele Dezi. Ha ancora senso parlare di amore, sogno, potere, identità ai giorni d’oggi? Sembrerebbe di sì.
È la prima volta che il Globe diventa anche cinema. Durante il Fest ci saranno anche piccole performances e interventi musicali. Presenta Gigi Proietti che, lo sappiamo una volta che salirà sul palco, sarà incontenibile, coinvolgente e improvvisatore. Lo Shakespeare Fest del 19-20-21 settembre, suggella la festa di chiusura di una Stagione (l’ultimo spettacolo è il 18 con la regia di Alvaro Piccardi) ormai consolidata, punto di riferimento di quella che nonostante tutto, pioggerellina inclusa, continuano a chiamare Estate Romana.
14/09/2014