Fino al 14 settembre il Teatro Piccolo ospita il cinema emergente
Anche Milano ha un Festival di Cinema. Si chiama proprio Milano Film Festival e quest’anno è giunto alla XIX edizione, cominciata lo scorso 4 settembre, fino al 14. La rassegna si svolge nella location prestigiosa del Piccolo Teatro, ma anche in molti altri luoghi della città. Oltre al Teatro Strehler con il suo Sagrato e il Teatro Studio Melato, infatti, si parla di cinema anche al Parco Sempione, alla Triennale di Milano – Teatro dell’Arte, all’Auditorium San Fedele, allo Spazio Oberdan e alla Cascina Cuccagna.
Da ormai quattordici anni (la prima edizione al Piccolo fu nel 2000) il Comune e il Piccolo sostengono il Milano Film Festival con la collaborazione di altri partner come la Triennale. “È un festival di cinema emergente, di primi o al massimo secondi film” dice Alessandro Beretta, direttore artistico della manifestazione insieme a Vincenzo Rossini. In programmazione c’è anche Io sto con la sposa, dritto dalla Biennale di Venezia: “il film è un progetto tutto milanese, nato proprio in questa città e con un investimento di produzione partito dal basso. Era troppo nelle nostre corde per lasciarlo fuori, anche se è appena stato alla Biennale del Cinema”, spiega Beretta. Un Festival che può disporre di 540mila euro per 11 giorni di programmazione (di cui 150mila vengono dal Comune di Milano) non può fare salti troppo acrobatici quanto a presenze di vip e ospiti internazionali, infatti non c’è un red carpet: “Siamo un festival anti-star – continua Beretta – Non cerchiamo i personaggi famosi, non sono nel nostro stile: noi creiamo riflessioni, stimoliamo le persone”.
Infatti, oltre alla ricca scelta di pellicole (in tutto circa 200 opere, tra anteprime internazionali, opere non distribuite in sala e incontri con i talenti emergenti), il Milano Film Festival si caratterizza per una spiccata attività collaterale. Numerosi sono gli appuntamenti paralleli alle proiezioni dei film in concorso e fuoriconcorso, come il focus sull’opera di Jan Svankmajer, il maestro ceco che con i suoi corti (di cui è presente al Festival una selezione) e di lungometraggi (in visione Qualcosa di Alice) ha saputo creare universi fantastici in cui l’immaginazione si fonde con l’elemento orrorifico dell’animazione. Altro appuntamento di grande interesse è Esperimento: Europa. 1914-1989-2014, che analizza la produzione cinematografica sulla ripresa dei temi di quel periodo storico da parte di cineasti delle generazioni precedenti. Ecco quindi il film Anderson di Annekatrin Hendel, sulla doppia vita dell’editore e scrittore Sascha Anderson, stella della letteratura tedesca negli anni Ottanta e collaboratore non ufficiale della Stasi. O Les Ponts de Sarajevo, film a episodi che esplora il ruolo della capitale bosniaca nella storia, firmato da grandi autori del cinema europeo in occasione del centenario della Grande Guerra.
Si parla anche di Romania, grazie al film The Bucureşti Experiment, su Carmen Anton, popolare cantante dell’era comunista nel contesto della rivoluzione del 1989 e della prossima caduta di Ceausescu. A corredare il focus, anche Ponti e confini (riflessioni su cento anni di Europa), un incontro per anticipare e discutere alcuni dei molteplici aspetti che la rassegna metterà in campo, con Roberto Merlo e Erik Gobetti. Si parla anche di Cinema Messicano e di Animazione al MFF, in particolare si terrà anche quest’anno la maratona di cortometraggi d’animazione al parco Sempione, dove sarà proiettato in anteprima il lungometraggio dal Brasile O Menino e O Mundo di Alê Abreu. In programma anche l’atteso workshop di animazione con Alan Holly Disegni elettrici, organizzato in collaborazione con Milano Film Network, durante il quale i partecipanti avranno la possibilità di realizzare un cortometraggio musicale animato insieme ad Alan Holly sulla soundtrack creata appositamente da AntiteQ.
Tra film che indagano il rapporto tra arte contemporanea e cinema (nella sezione VerniXage), I 400 sorsi, concorso con protagonista l’acqua, realizzato in collaborazione con Gruppo CAP e Metropolitana Milanese. C’è spazio anche per la moda: giovedì 11 settembre verrà presentata un’anteprima del Fashon Film Festival, fondato da Costanza Cavalli Etro e la Camera Nazionale della Moda. Tra numerosi incontri, workshop e appuntamenti dedicati alla musica, si conferma anche quest’anno il Milano Film Festivalino, il festival dei più piccoli in Cascina Cuccagna, con proposte ideate appositamente per il loro divertimento. In programma una rassegna d’animazione dedicata all’infanzia, i laboratori pratici a tema a cura di Milano Film Network e il laboratorio d’illustrazione alla scoperta del progetto AnimaBIRIKI.