Le occulte e le future cose. Per ricordare Hiroshima

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di Marianna Venturini

Un fiume luccicante di tante piccole lanterne cartacee illuminerà Bologna stasera. La cerimonia del Sole di Hiroshima, infatti, è in programma nel Giardino del Cavaticcio del capoluogo emiliano il 6 agosto, sulla falsa riga di quanto avviene ogni anno in Giappone.

Nel corso della serata chiunque potrà mettere in acqua una lanterna galleggiante, in giapponese tōrōnagashi, personalizzandola con un pensiero, un desiderio, un disegno. Chi non sarà presente a Bologna potrà comunque dare il suo contributo alla serata, scrivendo sul sito http://nipponica.it/ il proprio messaggio da riportare sulla lanterna che sarà poi accesa insieme alle altre. Ogni ispirazione è ben accetta. Pensieri leggeri, luci tremule un ricordo affidato alla fragilità. E alla poesia.

Prima della particolare cerimonia, ci sarà una rappresentazione teatrale intitolata “Le occulte e le future cose – Tra Oriente e Occidente il sogno, passato, di ogni domani”, per la regia di Claudio Longhi con Donatella Allegro e Lino Guanciale. Una testimonianza del fatto che, al di là delle tragedie storiche remote o meno, la speranza ha una ragione di esistere: sia il laico ottimismo della volontà o il paolino “fede come sostanza delle cosa da sperare”. Calato il sipario sullo spettacolo, protagoniste saranno proprio le lanterne galleggianti e i partecipanti potranno affidare alla corrente i loro pensieri.

L’evento è inserito all’interno di Nipponica, il festival di cultura giapponese organizzato dall’Associazione culturale Symballein e si celebra nel medesimo giorno in cui Hiroshima ricorda le sue vittime attraverso lo stesso rito con cui si affidano le lanterne alla corrente dei fiumi o alle maree dell’oceano. La cerimonia delle tōrōnagashi commemora i morti nell’esplosione atomica del 1945, e per questo, oltre allo spettacolo, è prevista una raccolta fondi.

Il ricavato della serata sarà devoluto a due progetti di beneficenza che intrecciano ancora una volta Giappone e Italia.
Metà delle donazioni saranno devolute a favore dell’Associazione giapponese Watanoha Smile, impegnata nella ricostruzione della scuola di Watanoha che si trova a Ishinomaki ed è stata distrutta dal terremoto e dallo tsunami nel marzo 2011, mentre l’altra metà sosterrà la scuola materna “Montessori” di San Felice sul Panaro (MO), danneggiata dal sisma del maggio 2012. Le leggere barchette di luce si trasformeranno dunque in una perfetta dimostrazione di rinascita.