Il chiaroscuro del nudo in bianco e nero

3

Infiammano i corpi d’autore di Roberto Girardi

di Davide Fent

“Difficilmente utilizzo etichette come nudo artistico, a me piace parlare di emozione, di realtà. La malizia esiste, la abbraccio, la traduco, voglio che le mie foto parlino, che parlino di come una donna può essere, e spesso non di cosa penso io di lei”. Verità quindi, e nessuno scandalo con Roberto Girardi. Nato e cresciuto a Verona, città dalla quale di continuo evade per poi ritornare sempre, il fotografo ha lavorato in vari settori professionali negli anni della sua formazione, nei quali il leit-motiv è sempre la creatività.

La sua “mission” personale si delinea sempre di più fino al momento in cui sente prepotentemente l’esigenza di lavorare in maniera indipendente per poter esprimere al meglio la sua personale visione artistica. “Oggi… Che si consuma tutto nella massima frenesia, mi piace che la mia fotografia in qualche maniera risulti ordinata. Ci si concentra spesso ora su quanto popolare sia una persona, quanti like possa regalarci su un social. Ebbene, fotografare per me è una cosa, promuoversi è un altra”.

Verità, quindi. Anche se si tratta di far esplodere profili frastagliati da una composizione di capezzoli e capelli, e altrettanta verità nel cercare la simmetria tra una modella sdraiata sul pavimento, i suoi seni, le sue spalle e due sedie a fare pendant. Verità (non siamo nel regno dell’apparire social, appunto) anche nel tenere nel cassetto alcuni dei suoi scatti più preziosi.

“Credo che in giro di mio ci sia davvero una piccolissima parte di ciò che “produco”, ne sono geloso, a volte tanto da non volerle mostrare e tenerle per me, intimamente” racconta il fotografo

La partecipazione ad esposizioni internazionali vede Girardi sempre quale interprete del corpo femminile con una visione morbida e delicata che sfocia al suo apice nella sua mostra personale “Guardami” a Roma che tanto successo ha ottenuto proprio per il suo punto di vista alternativo sul corpo delle donne. Si vede che si trova benissimo con le sue modelle. C’è subito stato feeling.

“La seduzione è ottenere” spiega Girardi. “Puoi sedurre con promesse, con uno sguardo, con la provocazione, con una idea. A monte ci deve essere il desiderio dell’altro. Ecco io seduco per ottenere la mia fotografia, o perlomeno mi illudo sia così.” A volte non c’è bisogno di parlare, quando il livello di intimità aiuta a percepire il silenzio come comprensione reciproca e non come imbarazzo o qualcosa che non va. Per questo gli scatti, seppur seducenti, trasmettono bellezza, tranquillità, rilassatezza.

22.07.2014

3 Commenti

  1. @morgana: è colpa dei maschilisti cattivi se le donne esibizioniste si denudano per qualsiasi motivo. 🙂

  2. hai ragione morgana. soprattutto le parole sono di troppo . al posto del testo, sempre inutile, metterei qualche foto in più.

Comments are closed.