Europa della Cultura non della Merkel

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L’altro giorno, mentre il Presidente Napolitano riceveva il paggetto di Stato Fabio Fazio per parlare d’Europa, Angela Merkel veniva in Italia a visitare gli scavi di Pompei. Spero che la sua gita d’istruzione non sia stata pensata come un avvertimento all’Italia: farete la fine di Pompei se non vi sottomettete ai parametri europei e non state sotto il nostro tetto.

Agli italiani comincia a dare fastidio questa mitologia dell’Europa, unita a una specie di dogmatismo. Dirigenti che fino a ieri adoravano l’Unione Sovietica hanno cambiato Unione e adorano l’Unione Europea, la considerano una Veritร  Rivelata e Irrinunciabile, prescindendo dalle storie e dalle situazioni reali dei paesi. C’erano due modi di fare l’Europa, uno era quello che potremmo chiamare inclusivo, il modello cioรจ che integra le nazioni in una confederazione che ha come punti di forza la risposta comune alle insidie del nostro tempo: lo strapotere finanziario mondiale e la relativa egemonia del dollaro; l’invasione cinese e delle cosiddette tigri del sud est asiatico e la minaccia di un’immigrazione massiccia dal sud del pianeta e le turbolenze mediterranee delle rivoluzioni islamiche del Nord Africa. Su questi temi l’Europa tace, non si รจ affatto unita, non ha una sua politica estera, militare, strategica, economica e culturale.

C’era poi l’altro modo di fare l’Europa non come una risposta alle tempeste globali ma come un gradino verso la globalizzazione, dunque un’Europa che non integra ma dis-integra le sovranitร  nazionali, politiche, economiche e popolari. Questa รจ l’Europa che ci hanno servito col sottinteso che poi saremo noi a servire l’Europa. Ora questa Europa non solo non ci piace perchรฉ dista anni luce dalla civiltร  europea, la sua vita reale, le sue tradizioni, la sua arte e la sua cultura. Ma perchรฉ subordina le diverse Europe, gli sparsi popoli, le differenti societร  a un rigido parametro unico nordeuropeo e in particolare tedesco. Tutto questo, naturalmente, giustifica l’antieuropeismo che monta nelle opinioni pubbliche europee dall’Ungheria alla Francia, dalla Finlandia all’Italia, insinuandosi perfino in Germania. E crea comprensibli basi alla battaglia contro l’Euro.

Il problema รจ che ventidue anni fa ci dissero: prima l’Europa economica e poi tutto il resto. E’ rimasta l’Europa economica, che tiranneggia i popoli europei e li lascia indifesi davanti ai predetti pericoli. Per questo quando Napolitano esprime viva e vibrante soddisfazione, per dirla con Crozza, verso quest’Europa, e il suo chierichetto lo guarda commosso, a noi vien voglia di gridare, nel nome dell’Europa: basta con questa Unione, siamo per le famiglie tradizionali.

 

 

8 Commenti

  1. Sublime!Un’analisi sull’Unione Europea in piena empatia con quello che pensano TUTTI gli europei!Non si costruisce una casa partendo dal tetto!Nazioni con lingua,cultura,tradizioni,leggi diverse non possono stare “Unite” solo perchรจ han creato l’Euro…Ogni Nazione ha il suo Presidente,la “sua” Costituzione,il suo sistema istituzionale…No,non saremo mai come gli USA,che pur con i loro difetti,hanno una lingua comune,una storia,una Patria,e quando c’รจ da difendersi,lo fanno davvero in modo UNITO!

  2. Come sempre, grande Marcello Veneziani. Abbasso l’Europa delle banche e niente piรน paggetti della Germania, ma questa campagna va portata sempre avanti, soprattutto dal mondo intellettuale .

  3. Sono convinto che la demolizione dell’Europa sia cominciata quando hanno tolto le sue radici Giudaico – Cristiane.
    Un Impero come quello romano si รจ sgretolato per mancanza di Etica morale; erano arrivati al colmo della lussuria ccome dice bene San paolo nella sua Lettera ai Romani.
    Maio so che se si convertiranno tutto potrร  rifiorire e la Cultura non รจ che una parte dell’Umanitร , importante ma non decisiva.
    Quello che รจ decisivo รจ prendersi cura del fratello malato, sofferente, paralitico in tutti i sensi ed io sono colpevole come tutti Noi.
    Shalom

  4. Stanno semplicemente mettendo in atto il piano Kalergi. Informatevi su chi era questa persona, cosa aveva in mente di raggiungere, quanti proseliti ha tuttora in Europa e nel mondo e capirete finalmente tutto. Purtroppo tutti gli scritti di Kalergi sono introvabili. Si puรฒ tuttora trovare il Mein Kampf nelle librerie ma non gli scritti di Kalergi.

  5. Caro Veneziani, lei seppur di striscio tocca un tema che sembra scomparso dalla memoria di molti e che invece per me e spero tanti altri risulta attualissimo. Mi riferisco alla vera patria cui personaggi, ancora oggi di primissimo piano nella politica italiana, ubbidirono a lungo e nel senso letterale del termine. E a questo proposito “il migliore” fu tra i piรน solerti ad inchinarsi all’Unione Sovietica e alle sue richieste di collaborazione attiva. Napolitano, consacrato dalle bizzarrie della storia italiana come padre della Patria (questa volta la nostra), non esitรฒ a tramare e lavorare per conto di altri nel nome e per conto di un interesse supremo, quello del marxismo leninismo, rappresentato in terra dal famigerato Stalin e da tanti altri galantuomini del suo stampo.

    P.S. Visto che ci siamo, qualcuno dovrebbe ricordare al ministro dell’interno, non appena quest’ultimo avrร  finito di celebrare su tutte le reti l’arresto internazionale di dell’Utri, che รจ ancora in corso la richiesta di estradizione per Cesare Battisti, condannato in via definitiva e coccolato in Brasile in. Il governo di centrosinistra del quale Alfano fa parte potrebbe sfruttare la sua natura politica per riuscire laddove il centrodestra ha fallito e Alfano riservare l’enfasi e il trionfalismo di questi giorni a una causa piรน giusta.

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