“Quando il pubblico diventa attore del porno mondo”

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Lo spettacolo di docu-fiction sull’eros al teatro dell’Orologio, Roma.

di Nina Mele

Prendere tutto quello che c’è di osceno e metterlo bel bello al centro della scena. Si parla di mondo hard, ovviamente, di tutte quelle abitudini che una volta venivano catalogate come “perversioni” e adesso sono lo straordinario-ordinario dell’immaginario erotico: dalle mistress in cerca di schiavi alle cam girl cercate dai guardoni, dagli scambi di coppia all’uso di oggetti più o meno propri, all’erotismo via social network.
Un mondo finalmente raccontato (fino al 13 aprile) al teatro dell’Orologio di Roma dallo spettacolo “Porno Mondo”. Una contaminazione iperpop di vari generi spettacolari, più o meno virtuali, più o meno tecnologici. Oltre che di desideri e fantasie che una volta si sarebbero detti “proibiti”.

Un’ora di spettacolo, tra documentario e mockumentary. Ogni serata dedicata a una diversa “perversione”. Con gli attori che indossano le maschere per nascondere la loro identità, e in alcuni momenti chiedono agli spettatori (ovviamente maggiorenni: all’ingresso bisogna mostrare i documenti) di mascherarsi a loro volta. Docufiction interattiva per davvero. Rischio della diretta e fascino della casualità. Uno spettacolo, al di là degli spunti trasgressivi, basato su una documentazione puntuale: le conversazioni con prostitute e mistress sono tratte da autentiche registrazioni reinterpretate dai performer sul palco. E non mancano parti di spettacolo che si rifanno a generi disparati di informazione, intrattenimento, marketing (!): dall’inchiesta giornalistica alla televendita, alla pubblicità, ai pop up di internet, alla videochat. Uno scambio continuo di linguaggi secondo la tecnica del pastiche postmoderno, per inseguire l’oggetto più inafferrabile e cangiante nell’esistenza umana: il desiderio.

Tra vero e falso, reale e virtuale, copione scritto e improvvisazione, l’intento del regista Dario Aggioli sembra appunto quello di celare la verità del desiderio nella non coincidenza delle forme di rappresentazione. Del resto quello dell’erotismo più spinto come rimando a un altrove infinito, è un topos letterario e filosofico. Ora è anche docu-fiction a teatro.

1 commento

  1. cosa aspettate per interrogare il regista italiano Attilio Maggiulli , geniale fondatore del Théatre de la Comédie Italienne de Paris,unico teatro stabile italiano nel mondo , che festeggia quest’anno i 40 anni di esistenza….
    Questa ormai mitica istituzione fu tenuta a battesimo da artisti ed intellettuali del calibro di Paolo Grassi, Giorgio Strehler,Italo Calvino,
    Samuel Beckett,Leonardo Sciascia,Guido Ceronetti,Cesare Garboli, et tanti altri ….
    Il Maggiulli é attualmente sorvegliato speciale dal Préfet de Paris per avere il giorno di Natale demolilto buona parte del cancello del palazzo
    dell’Eliseo,sede della presidenza della Repubblica francese,per protesta contro la drastica eliminazione del suo teatro,dalle sovvenzioni
    statali…decisione che mette in pericolo l’esistenza stessa del teatro….
    All’attivo di questo pazzo vi sono piu’ di cento regie teatrali di autori italiani” sconosciuti” anche in Italia,tra questi ricordiamo..L’Aretino,
    Piccolomini,Gherardi,Flaminio Scala, etc….la creazione di una scuola di commedia dell’arte che ha “sfornato ” una miriade di attori..
    Il Maggiulli ha inoltre collaborato con registi del calibro di Vassilev et di Vajda,e tenuto corsi a Mosca,Varsavia,Berkeley,etc…
    Datevi una mossa…..

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