L’indispensabile fiaba delle Quote Rosa

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Vladimir Propp sottolinea come, in molti racconti di fate, la principessa sia un essere vendicativo e malvagio, che l’eroe riduce a più miti consigli picchiandola con tre specie di verghe. Forse gli italiani sono ancora in quella fase lì?

Ma noi donne disincantate, disilluse, un po’ schifate ma non rassegnate, non la beviamo. La bocciatura alla camera della legge sulla parità di genere, di questo obbrobrio necessario, non è il frutto avvelenato del solito pasticciaccio inscenato dal teatrino parlamentare nostrano. Se così fosse potremmo anche consolarci: è solo un altro fattaccio accaduto all’interno del Palazzo, diremmo. Uno più, uno meno. Eh no, purtroppo no. L’obbrobrio è tanto più necessario in un Paese in cui la percentuale di donne in posizioni di responsabilità, diciamo pure di potere, è irrisoria rispetto alle altre nazioni dell’occidente cosiddetto progredito.

Ma perché, in Italia, se una donna vuole sedersi su poltrone quasi sempre occupate dai culoni di vecchi elefanti maschi, deve essere il doppio più preparata, il doppio più dinamica, il doppio più brava dei suddetti? Colpa è della Bibbia? La Genesi inizia bene: “maschio e femmina li creò”. Poi, qualche riga dopo, spiega che Dio prima ha creato l’uomo e, visto che lo vedeva troppo solo, da una costola del poveretto ha ricavato lei, la donna. Da lì la storia del serpente e della mela, la donna strumento del diavolo, ecc. Dunque è la Bibbia. Ma, allora, perché nei Paesi in cui la Bibbia è molto più letta che in Italia le quote rosa non sono un problema ma una realtà sociale? Beh, allora sarà il retaggio medioevale: da una parte il Dolce Stil Novo e la donna angelicata, dall’altra la strega: nessuna possibilità di una banalissima e realissima via di mezzo. Però il medioevo lo hanno attraversato anche altri paesi europei che in fatto di parità di genere stanno molto meglio. Giusto, lasciamo perdere il medioevo.

Allora ritorniamo alle fiabe. Come quella di Biancaneve, una a cui la matrigna vorrebbe strappare il cuore e si rivolge a un cacciatore di fiducia (cosa avrà mai fatto questo cacciatore per conquistarsi la fiducia della regina? Meglio non indagare). Oppure Cappuccetto Rosso, povera miope incapace di distinguere un lupo peloso da sua nonna, oppure Pinocchio, perseguitato da una stronza affamata di attenzione e considerazione, la “Fata Turchina”. Insomma, la gentaglia che affolla le fiabe a me non piace. E comunque, care donne la nostra vita non è una fiaba dove le protagoniste sono delle povere mentecatte che vengono salvate da un maschio che non si capisce perché sia più grande, più famoso, più ricco, più azzurro.

La verità è che gli uomini hanno paura a concederci spazio, al punto che quel poco che ci ritagliano l’hanno riservato a certe donne a cui se dai una mano… chissà dove la mettono!

28 Commenti

  1. Cara Sabina Negri, stando al suo ragionamento, voi donne dovreste ottenere un posto di lavoro non perchè lo meritiate, ma in quanto donne ?? evviva la meritocrazia. !!!

  2. A mio avviso,
    se siamo a questo punto sia in politica nazionale che in quella estera, è perché non siamo poi cosi evoluti e non stiamo al passo con i tempi. Gli altri paesi hanno donne che ricoprono cariche importanti e di un certo spessore, invece noi siamo ancora all’età non della pietra, ma poco ci manca. Non dobbiamo fossilizzarci sul fatto che, l’immagine che ci ha dato della donna in politica, si limiti alle Minetti di turno; non sono tutte cosi, arriviste e disposte a tutto per un incarico di rilievo.
    Purtroppo gli uomini politici su questa cosa ne fanno un loro punto di forza, e cosi facendo riescono a tenerle fuori dalla porta.
    Ma se andiamo a vedere i nostri “alleati” europei, vediamo che per esempio la Germania con la Merkel in prima linea, è guidata in modo quasi esemplare, eppure è una donna. In Inghilterra c’era la Tatcher, e si parla di tanti anni fa.
    Per le donne, non è una questione di maggior preparazione rispetto agli uomini politici, per poter varcare la soglia di Montecitorio.
    Non venitemi a dire che i nostri uomini politici sulle loro poltrone, siano poi cosi preparati culturalmente. Basta sentirli a parlare e ti senti rabbrividire per quante strampalate riescano a far uscire dalle loro bocche. Verbi usati impropriamente, vocaboli tirati fuori chissa da quale dizionario…….questo ci fa capire che livello abbiano di preparazione….però eccedono in cafonaggine, si questa a loro non manca mai !!!!
    Fortunatamente non tutti sono cosi, e menomale !!!!!!
    Il problema è che bisogna cambiare mentalità, bisogna rinnovarsi, evolversi, dando spazio anche alle donne, e chissa…..magari si potrebbe risolvere qualche problema in più. Se l’uomo considera la donna come un rivale, dovrebbe allearsi anziché combatterla, e come si dice….l’unione fa la forza !!!!
    Perché qui si parla del futuro del nostro Paese, il futuro dei nostri giovani, che non hanno sbocchi in questa difficile società.

  3. Innanzi tutto credo alla redazione come mai sia cosi difficile riuscire a commentare questo articolo, è un percorso tortuoso che andrebbe semplificato, ci ho messo due giorni. Ho tenuto duro soltanto perché vorrei sapere da Sabina, o da voi, chi è quella stronza della Fata Turchina, perché mi sono venuti in mente parecchie “Fate Turchine” che ci rovinano la piazza. Dalla politica alla tv….

  4. Purtroppo Sabina credo tu abbia proprio ragione. Dico purtroppo perché in Italia molte situazioni e sopratutto la posizione delle donne nei posti di potere è più che a livello Medievale potremmo dire Paleolitico.
    Ci vorrebbe una bella clava da dare in testa ai vecchi elefantoidi.
    E i commenti al tuo artico che si possono leggere qui sotto sono un chiaro esempio della lunga lunghissima strada che gli uomini hanno da fare.
    Speriamo in bene!!!!
    Clave clave e ancora clave DONNE!!!

  5. Purtroppo Sabina credo tu abbia proprio ragione. Dico purtroppo perché in Italia molte situazioni e sopratutto la posizione delle donne nei posti di potere è più che a livello Medievale potremmo dire Paleolitico.
    Ci vorrebbe una bella clava da dare in testa ai vecchi elefantoidi.
    E i commenti al tuo artico che si possono leggere qui sotto sono un chiaro esempio della lunga lunghissima strada che gli uomini hanno da fare.
    Speriamo in bene!!!! 
    Clave clave e ancora clave DONNE!!!

  6. In effetti la mancata approvazione della proposta sulle quote rosa è stata un’altra occasione persa; è vero che una legge non basta e quello che manca è un salto di cultura per superare i pregiudizi, ma sarebbe stato un inizio. Ho letto in molti commenti la sottolineatura della mancanza di solidarietà tra le donne: vero. Ma penso sia proprio un effetto della disparità tra i generi. Non è che la tanto decantata solidarietà maschile sia dovuta al fatto che comunque il campo di azione loro riservato è più esteso, mentre le donne debbono lottare, oltre che con gli uomini, anche con le altre donne in quanto gli spazi sono molto più ristretti ? Mi vengono in mente i due capponi legati tra loro che si beccano a vicenda invece di far fronte comune, beccare il capo di Renzo Tramaglino, sciogliersi dai lacci e squagliarsela. Credo che quando si realizzerà una situazione di parità tra generi (con una matrice non legislativa ma originata da un senso comune rinnovato) anche le donne sapranno e vorranno essere solidali tra loro, più e meglio degli uomini.

  7. Una grande sensibilizzazione è davvero la chiave di tutto. Interventi mirati nelle scuole, a partire dalle prime classi, in cui si ridisegnano i contorni di cosa significhi appartenere al mondo femminile e al mondo maschile. Azioni rivolte alle famiglie, alle future coppie, agli insegnanti. La strada è lunghissima, ma vale decisamente la pena percorrerla ed è con i piccoli passi che si cambia lo status quo.

  8. Occorrerebbe non solo protestare contro questo sistema pseudo-democratico: dal mio punto di vista, bisogna valorizzare di più il lavoro femminile operato entro le mura domestiche da parte delle signore, ovvero tutto quel tempo speso nelle “faccende”, e porre sotto la dovuta attenzione i meriti ed i risultati delle signorine in carriera; in questo modo si potrebbe smuovere l’opinione pubblica dalla soglia di casa oltre che dai movimenti e dai blog.

  9. Valide considerazioni: superiamo lo stereotipo delle donne delle fiabe e conquistiamo lo spazio da protagoniste.

  10. cara sabina, tutto vero quello che dici…ma non è che forse è un po colpa di quelle donne – come dici tu – che sanno dove mettere le mani in cambio di un aiuto? Certo gli uomini non hanno nulla di cui andare orgogliosi, ma se una certa parte di donne non si rendesse disponibile a quei compromessi che tu stessa indichi in punta di penna (e forse avresti dovuto rimarcare un po di più), non ci troveremmo nella condizione di dover tutelare quella parte di donne che sono tanto più brave degli uomini. A volte bisogna ammetterlo, le peggiori nemiche delle donne, sono proprio le donne…e su questo gli uomini ci marciano alla grande

    • Tutto vero, troppo spesso le donne sono le peggiori nemiche delle donne. Credo proprio che l’autrice dell’articolo ne sappia qualcosa. La nostra è una battaglia di rivendicazione che si apre su tanti fronti e ci vorrebbe una persona che non si piega alle leggi del potere per portarci da qualche parte. Di queste opinioni schiette e dirette ne abbiamo proprio bisogno.

    • Puó darsi che tu abbia ragione, e proprio per questo è opportuno un provvedimento “dall’alto” come può essere una legge elettorale, per sanare una frattura sociale che da sola non può certo andare a posto.

  11. Forse gli italiani sono ancora in quella fase lì?
    Nooooooo , ” Italiano” non riduce a miti consigli picchiandola con tre specie di verghe, le Ammazza direttamente e si toglie il pensiero…..
    Siamo una nazione di Ignoranti incalliti e analfabeti, ma perché mai dovremmo essere più “avanti” o alla pari di altri paesi ?…..
    In un paese dove c’è bisogno di quote rosa c’è automaticamente bisogno di cultura, quella che comincia dalle scuole e penetra nelle famiglie ancora formate da troppe Donne Sacrificate e Sottomesse per troppi motivi…. uno su tutti , Mancanza di Lavoro
    Hai ragione, lasciamo stare le fiabe per bambini che sono un disastro ma che col passare del tempo sfociano Nelle collezioni Harmony…. (basta leggere i titoli e guardare le immagini di copertina) che tristezza …..
    Ci sono uomini che hanno paura di concedere spazio, Donne che hanno paura di prendere quello spazio perché una volta preso ” chi sa come se l’è preso”
    ….Ma ci sono Uomini che Valgono tanto tantissimo, e Donne che valgono tanto tantissimo, che non ci pensano minimamente di sprecare tempo della loro esistenza buttandosi dentro la bolgia disumana che si consuma in quelle stanze del “potere” dove si sa come entri ma non si sa come ne esci…. ( Vitalizio a parte )
    Se poi in fine ci mettiamo anche il fatto che tra Donne la coalizione e la solidarietà spesso è pari a Zero,,,,
    Care Donne italiane secondo un proverbio indiano la mamma che educa un bambino educa un uomo, la mamma che educa una bambina educa un popolo….
    Vuoi vedere che gira e rigira se un uomo non è abbastanza Uomo e un popolo non è abbastanza Popolo come in Italia è ancora colpa vostra?…..
    scherzo naturalmente…
    Personalmente credo che se la politica e il potere fossero nelle Mani di Donne Preparate Serie e Concrete la Vita ovunque sarebbe Migliore e più Vivibile proprio perché nella Donna c’è quella marcia in più che le distanzia dal suo simile anche se più Preparato Serio e Concreto….

  12. Educazione in famiglia, a scuola, in ogni contesto pubblico e privato: al piccolo ‘principino’ bisogna trasmettere il messaggio di parità sin dal primo vagito. Altrimenti ogni discussione a posteriori rimarrà sempre e soltanto aria fritta.

  13. L’annoso confronto-scontro uomo donna è stato affrontato con estrema sensibilità femminile e con piena consapevolezza che in una società cosí grettamente maschile…proprio non andiamo da nessuna parte..
    Sarebbe bello pensare che viviamo nelle favole, con i principi devoti ed eleganti, peró cosí non è, e tocca ogni giorno, giorno dopo giorno, confrontarsi con piccoli ometti prepotenti e pieni di sè (io la chiamo ignoranza..), la cui unica preoccupazione è pensare con quale paio di tacchi si presenterà la collega la mattina..
    Maschi meschini e senza gloria, cerchiamo di capire che noi delle donne cerchiamo l’amore, sí, ma abbiamo anche il terrore che ci possano superare in ogni campo della nostra vita, e pure in comode ciabatte ihih..
    Tanti complimenti a Sabina Negri per aver trattato l’argomento in modo estremamente sensibile, tra profonde ironie e drammatico realismo …mi hai fatto molto pensare! Brava!!

  14. E’ sconsolante, nel 3° millennio, sentire parlare di quote rosa….. continuando così è peggio della più volgare battuta….. stupirsi di votazioni preordinate e pilotate…… La verità è che tanti, stolti, hanno paura di perdere la “cadrega” e quindi è facile fare muro…..con una votazione segreta e trasversale…. persa l’ennesima occasione di vedere oltre…. e fidarsi…..
    baci sinceri a tutte le donne!!!!!

  15. A mio avviso le donne dovrebbero darsi più’ solidarietà e poi scusate quante voci al femminile si sono sollevate contro questo voto ? Che fine ha fatto il movimento
    ” se non ora quando”? Ha avuto una forte visibilità,’ ma breve,sembrava ruggente e determinato promosso da belle intelligenze ,dello spettacolo ,della cultura ,della politica, e non solo…. Che fine ha fatto? SI È’ SGONFIATO al primo battito… Che peccato! Credo che dopo anni e anni di ” Analisi” occorre trovare una CURA
    e trovare la medicina , credo proprio,spetti alle DONNE.

  16. D’accordo con Sabina, io proporrei quote rosa “a tempo”, per esempio per 10 anni.

  17. E basta però con le donne sensibili, comprensive, femminili, educate… ci sono anche le donne stronze, le donne maleducate! Le donne sono persone, come gli uomini. Ma, al contrario degli uomini, devono dimostrare sempre qualcosa in più per ottenere gli stessi risultati. Per questo alcune sfruttano la scorciatoia del sesso per raggiungere la parità. Che parità non è. Perché saranno sempre, e prima di tutto, considerate e giudicate come donne che puoi portarti a letto quando vuoi perché quello che hanno lo devono, ancora una volta, alla ‘gentile’ concessione del Maschio.

  18. Sabina Negri è una donna colta e brillante , ricca di humour , che ha colto perfettamente il problema .I mass-media , però , l’hanno ridotto a un piagnisteo e questo non favorisce certo la sua risoluzione . La verità è che noi uomini abbiamo bisogno di donne intelligenti e sensibili e non di compagne che usano soltanto il sesso per raggiungere la parità.

  19. Povero paese che ha bisogno di leggi per riaffermare il buonsenso .Le fondamenta culturali vanno ristrutturate ma per fare ciò è necessario il risveglio delle nostre menti . La scrittura graffante e sarcastica di Sabina Negri può aiutare a guardarsi dentro senza ipocrisia e falsi moralismi sapendo che molte volte i peggiori nemici delle donne sono coloro che appartengono al loro stesso sesso .

  20. Concordo con Sabina Negri. Nel 2014 le condizioni della donna sono come quelle al periodo antecedente al Medioevo, nonostante ne sia scientificamente provata la superiorità morale e la serietà professionale rispetto agli uomini.
    E’ triste e sconsolante, d’altra parte, vedere come alcune donne, in politica e nel mondo dello spettacolo, abbiamo raggiunto successo e posizioni di potere solo in quanto riconducibili ad un ‘pigmalione’ (uomo) e non certo per meriti propri.

  21. Ma quale piagnisteo femminista? Leggendo i primi commenti, non è difficile trovare un riscontro dell’ottusità dimostrata rispetto a questo tema. Mi ha divertito molto questo articolo: visto che pare davvero impossibile capire le cause di una indisponibilità ad attuare realmente la parità di genere (di fatto si tratta di concretizzare il principio di eguaglianza sostanziale di cui all’art. 3 Cost., anche se ai più risulta sempre e solo questione di parti anatomiche), unire alla disillusione un po’ di ironia è l’unica consolazione che resta. E non solo alle donne, ma a tutti i soggetti che in esse dovrebbero riconoscersi quando vengono a contatto con l’ingiustizia di un diritto negato. Finché non ti capita, è comodo dire che è politically correct o piagnisteo femminista o, per i più colti, “metodo di figa”.

  22. Certo l’uomo non ne esce bene. Credo che se ci fossero più uomini veri non avrebbero difficoltà ad ammettere che la donna in certe cose abbia una marcia in più. Detto questo non sono d’accordo sul fatto che dove si legge la Bibbia le donne siano più agevolate se mai il contrario. Concludo dicendo che prendere esempio dalla Svizzera non sarebbe male!!! Un abbraccio Mauro.

  23. Pienamente d’accordo con Sabina Negri, una disanima perfetta del retaggio che ci portiamo dietro (e addosso).
    Difficilmente chi è privilegiato in partenza solo per il fatto di essere uomo riesce a vedere al di là del proprio naso e facilmente liquida la questione
    come ‘piagnisteo femminista’ o far la ‘vittima per ottenere privilegi’ (sarebbe un privilegio una remunerazione pari a quella di un uomo?)…
    Provasse un mese (o forse basterebbe una settimana) a mettersi nei panni di una donna e poi ne riparliamo.
    Intendo, naturalmente, una donna che vive la quotidianetà e non una che chissà dove mette la mano che l’uomo le da’!

  24. Lo spazio lo si conquista, non lo si deve avere perché avete la f…
    Con questo metodo, con la f.. e l’imbecillità di noi maschi che conoscete benissimo, alcune di voi hanno conquistato ruoli chiave senza esserne all’altezza, danneggiando tutte le donne.
    Smettete di usare la f.. per far carriera e le cose cambieranno da sole.
    Tranne quelle in strada siete consenzienti ed è un modo non faticoso di far carriera.

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