“Sinceramente bugiardi” il trionfo di un anti-conformista

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Successo a Milano per l’opera rivisitata da Antonio Syxty al Teatro Litta.

di Enrico Groppali

Casi strani della vita. Il poliedrico e anticonformista Alan Ayckbourn avrebbe potuto diventare una sorta di Fassbinder ‘made in London’ se solo avesse adattato la sua strepitosa vena di bizzarro manipolatore dei qui pro quo sentimentali al disgusto sulle malefatte sessuali dei suoi contemporanei.

Da anni infatti le oltre settanta pièce del drammaturgo rappresentano i maggiori successi di cassetta che dal West End si rovesciano sul Continente. Ayckbourn, dopo la sorprendente trilogia dedicata al personaggio bifronte di Norman che ci divertì per tutti gli anni Settanta, ha preferito doppiare con grazia (se non addirittura superare con pirotecnica disinvoltura) il traguardo messo a punto negli anni trenta dal divino Noel Coward.

Come accade in questo esilarante Sinceramente bugiardi che, nel continuo suddividere dall’uno all’altro contendente delle due coppie in esame l’omaggio cinefilo all’irresistibile Partita a quattro di Lubitsch, non spreca ma raddoppia le sue cartucce. Dimostrando, a conclusione del perfetto gioco a incastro, che il sesso come l’amore e la complicità devono coniugarsi in una sub specie del riso sull’incongruenza del mondo.

Tra pacchi che forse potrebbero contenere esplosivi, rivelazioni che hanno tutto l’aspetto di minacce e sorrisi in filigrana che suonano come condanne a morte, Giovanna Rossi e Marco Balbi, entrambi detentori di tempi comici perfetti alla pari dei loro deliziosi antagonisti Carlo Roncaglia e Vanessa Korn, ci dilettano con le armi acuminate del dileggio e della finta ira viperina nell’eccellente spettacolo, frutto della maturità e dell’ingegno di un ispirato Antonio Syxty.

Sinceramente bugiardi di Ayckbourn, regia di Antonio Syxty. Con Carlo Roncaglia, Vanessa Korn, Marco Balbi e Giovanna Rossi. Milano, Teatro Litta, fino al 31 dicembre e dal 2 all’8 gennaio.