“La Madre dei ragazzi” contro la mafia e ingiustizie

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Lucia Sardo in scena con un’emozionante opera di teatro sociale.

di Nino Spirlì

Mi commosse fino a farmi star male, Lucia Sardo, quando, interpretando il ruolo di Felicia Impastato ne I cento passi, rappresentò quella maternità universale fatta di ventre e testa in egual misura. Una Pietà vivente che seguiva con occhi già pronti alla disgrazia un Figlio che si immolava. Per amore di giustizia, verità, libertà.

Lucia trasuda passione e coraggio. Forza e generosità di sé. In scena danza, racconta e presta le carni alla madre più pietosa della storia contemporanea d’Italia. La madre di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia, quella vera, fatta di malavita, malapolitica e Stato malato. Peppino venne massacrato e poi fatto esplodere. Perché di Lui non rimanesse ombra sulla Terra. Spietata, la mano. Ancora più spietato il piano ben ingegnato e messo in atto nella stessa giornata della restituzione del corpo di Aldo Moro. Perché fosse di serie B anche la notizia.

“Mi tagliarono gli occhi ed io vidi altro, mi tagliarono la lingua e ne spuntarono 100, mi tagliarono la gola e non dissi più menzogne, mi tagliarono il petto e m’innamorai di tutti, mi tagliarono le mani e carezzai con il cuore, mi tagliarono la pancia e partorii mille figli, mi tagliarono la vescica e non provai più colpa, mi tagliarono i piedi e cominciai a volare, mi tagliarono i rami secchi e ora sono tutta un germoglio, mi trasformai in pioggia prolungata e penetrante, per tutti quelli che rischiavano di inaridire, divenni lampada che ondeggia nella notte, per rischiarare il mio cammino e i passi degli altri.”

E la Felicia di Lucia Sardo trasloca dalla Storia nell’Arte. E diventa più eterna. In sala, il silenzio è quasi un concerto di pensieri. Ogni immagine, anche quelle che presentano la ‘vera’ Felicia e invadono il teatro dal video, provoca zampilli di sconcerto e tristezza, di speranza e incoraggiamento. Di grande dolore. E di pienezza di Madre, nell’atto di incoronare Infinito e Divino il Ricordo del Figlio. È protagonista sempre, la Sardo. Da quando aspetti che entri in scena, ai minuti successivi alla fine dello spettacolo. Protagonista suo malgrado, considerando la sua proverbiale umiltà di donna e d’artista. Fa l’attrice per missione, Lucia. Dal primo debutto ad oggi. Sempre con la stessa intensità. La Madre dei ragazzi, dopo le repliche del 7 e 8 dicembre a Polistena, continua la sua lunga tournée. Per non dimenticare.

 

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