Fedeli fa cantare gli Stradivari

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La nuova vita degli Stradivari. Al maestro Matteo Fedeli, autentico prodigio del violino, l’idea è venuta pian piano.
Così. “Nel 2005 ho suonato il violino di una collezione privata. Poi un altro e un altro ancora… finché non mi sono accorto di aver creato un circuito”. Oggi Matteo Fedeli è il ‘maestro degli Stradivari’: “Sono pezzi unici, con un suono potente e una voce chiara. Stradivari è arrivato a costruire i suoi violini migliori intorno ai 70 anni, dopo decenni di esperienza che lo hanno fatto diventare il padrone assoluto della tecnica. Conosceva gli strumenti millimetro per millimetro e lo si capisce ad esempio da dove collocava i fori armonici”.
E la fama dei violini lo conferma: “Sono inestimabili. Per dire, qualche tempo fa uno Stradivari è stato venduto per 18 milioni di dollari”. Molto della valutazione dello strumento dipende anche dai maestri che nei secoli lo hanno suonato: “E questo è un sicuro valore aggiunto”, conferma Fedeli. Quando parla, il maestro si infervora alla vecchia maniera, senza scomporsi, accendendosi di passione sincera. Un gentleman. Finora ha suonato oltre venti Stradivari, da ‘Il Cremonese’ del 1715 al ‘Re di Prussia’ del 1703 fino all’ineguagliabile ‘DaVinci’ del 1725 e al ‘Reynier, ex Napoleon III’ del 1681 con il quale ha suonato il ‘Concerto in onore di Papa Benedetto XVI’.
E il suo è una sorta di tour mondiale (raccontato anche nel libro LUomo degli Stradivari presentato alla Scala) che finora ha inanellato oltre duecento concerti davanti a centinaia di migliaia di persone. Il merito è anche del repertorio, calibrato in modo da attraversare tutte le fasi storiche della musica, dal barocco fino a Piazzolla. “Voglio far divertire con musiche facili da ascoltare anche se, molto spesso, assai difficili da eseguire”. Una logica finalmente moderna. E vitale. Specialmente in questa fase di drammatico distacco degli ascoltatori dal repertorio classico troppo manierato e stantio. “Sento i cosiddetti santoni della musica lamentarsi del fatto che non ci siano più ascoltatori”. Una evidenza. “Allora impegniamoci ad aprir loro la porta e farli entrare invece di lasciarli fuori”. E per vedere quanto un concerto di Matteo Fedeli sia un viaggio intorno alla musica basterà seguirlo il 16 novembre alla Sala Verdi del Conservatorio di Milano: lì si sentirà il nuovo, innovativo, canto degli Stradivari.