Vivere felici a costo zero (o quasi)

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Ce lo spiega Simone Perotti, ex manager ora guru italiano del downshifting

Simone+Perotti
Simone Perotti

È capitato a tutti. Non una volta nella vita, ma almeno una volta al mese. È un po’ l’opposto del Sogno Americano, si può chiamarla sindrome del castello di sabbia: dopo tanto tempo e tanti sforzi per costruire una bella carriera, ci si vorrebbe solo tirare fuori da tutta quella gente in autostrada o, peggio, in metropolitana. Licenziarsi in grande stile con un gesto di disubbidienza sociale alla Fight Club e andare a vivere in qualche nido isolato. Magari su una barca a vela.

Simone Perotti lo ha fatto veramente. Dal 2007 ha rinunciato a stipendio e carriera. Vive con circa ottocento euro al mese: sette sulla terra ferma, in un fienile sulle colline liguri, gli altri cinque in mare, su una barca con un solo albero che si chiama come una principessa samoana. Fa da skipper a chi affitta il suo sloop per una crociera, pulisce le barche ormeggiate nel porto della Spezia, oppure restaura mobili, realizza sculture, pittura case. 

In una vita precedente, Perotti era una specie di spin doctor. Responsabile della comunicazione di Rcs Mediagroup, per la precisione. Interloquiva con i direttori di via Solferino, Paolo Mieli e Ferruccio de Bortoli, e riportava direttamente all’amministratore delegato Maurizio Romiti. Il giorno che lo costrinsero a rimanere a Milano e si perse la finale di Champions League del Milan a Manchester, per colpa di una riunione del patto di sindacato di Rcs che poi nemmeno si svolse, fu il punto di non ritorno.

Così, lo yuppie è diventato il guru italiano del downshifting e ha riassunto la propria filosofia in un libro, Adesso basta, già caso editoriale e da poco nelle librerie nel nuovo formato tascabile (Chiarelettere, 224 pp). Di cosa si tratta? Semplice: lavorare meno, spendere meno, consumare meno e godersi di più la vita. Abbiamo tutti troppe cose, vivremmo meglio con meno oggetti. Una storia vecchia, ma ancora attuale. È l’applicazione pratica a essere nuova: chi parla tanto di decrescita felice di solito non vive così, si limita ad ascoltare i Cd con gli scrosci d’acqua e ad andare tutte le mattine in ufficio, sedersi alla scrivania e fare il suo lavoro sforzandosi il meno possibile.

Dalla prima edizione di Adesso basta sono passati cinque anni, e Simone Perotti non sembra per niente pentito della sue scelta. E se avesse davvero ragione lui?

16 Commenti

  1. Leggo l’articolo con interesse, perchè l’idea mi ronza in testa da tempo. Vuoi vedere che trovo qualche spunto per realizzarla? Bhe, io un mutuo, due figli da mantenere, non ho via praticamente un c@@@o ma se lo ha fatto lui perchè non io? Poi leggo il “punto di non ritorno”… Ahahahahaha cioè fatemi capire, questo signore ha mollato tutto perchè ha perso una partita di calcio?? Se così fosse posso solo augurargli un finale tipo “Le parole che non ti ho detto”

  2. Interessante l’ idea, a prescindere dagli “agganci” del singolo caso!!!!
    Ritengo che il concetto di smettere di essere un “Fantozzi”, sia pur ad alto livello, sia venuta a tutti…!!!
    Ancor di piu’ se si e’ un Fantozzi di basso livello!!!!
    I piu’ cercano di resistere sino alla pensione, ma mentre prima poteva essere una buona idea, oggi si muore ancora “in servizio” o comunque si arriva alla pensione in condizioni psico fisiche non ottimali!!!!!!
    Cosa volete che vi dica: ci vorrebbe il fegato di riorganizzare tutto, ma cosa volete: moglie, figlia, vecchi da accudire……..
    Certo se non hai proprio nessuno, come sembrerebbe l’ autore, le scelte sembrerebbero piu’ semplici…….

  3. Buonasera, bisogna apprezzare il coraggio di cambiare. Ci sono persone che si accontentano di lavorare in cassa al supermercato o in banca, uguali sono, per uno stipendio sicuro e poi li vedi spenti, vuoti, insoddisfatti che nei momenti liberi non sanno neppure cosa fare della loro vita, perchè hanno rinunciato ad inseguire un sogno, non si sono mai messi in discussione senza provare a realizzare un progetto. Per darsi una botta di vitalità si comprano l’ultimo gingilletto reclamizzato in tv per poi rendersi conto che domani, sarà ancora un giorno senza sogni senza speranza. In fin dei conti le cose basta volerle senza esagerare, si può comprare una barca a Cabo Verde, con due € e se uno capisce di vela può cominciare a lavorare con il mare e i turisti, pensateci non è difficile, certo se ti chiudi in banca tutto il giorno, nemmeno il pattino sai portare. Io faccio windsurf quando voglio, vado a cavallo quando voglio, lavoro per conto mio e non devo rendere conto a nessun padrone…meno soldi più LIBERTA’

  4. leggo i commenti che sono un misto di invidia e ipocrisia con indole forcaiola.dispiace leggervi perche’ confermate la teoria di un ITALIA provinciale e ormai alla deriva ,neanche una rivoluzione potra’ cambiarci…. meglio fare qualcosa per noi stessi e ricordo che nessuno e’ nato ricco .conosco gente di famiglia ricca che ha preferito lavorare mentre conosco tanti mediocri che sono ancora sotto la gonna di mamma…..grande figura ma di cui abusiamo(finanziariamente) continuamente ……..evviva chi ha il coraggio dopo tante fatiche di ravvedersi e cambiare vita ….ero un operaio anch’io figlio di operai per cui dovrei piangermi addosso? no! sono partito e ho fatto il gelataio e oggi la gelateria e’ mia …sono uno sporco capitalista per voi ? …non credo …ma ricordatevi che si vive poco e male e dare sempre colpa alla politica non fa parte di me sopratutto dopo che li ho votati!!!!
    Auguri a tutti

  5. Ma non ci crede nessuno… ottocento euro al mese….. più tutti i soldi risparmiati prima quando aveva lo stipendio di giada! Chi fa l’operaio da 1.000 € al mese, la barca non se la può permettere neppure in modellino con carica a molla!! Articolo ridicol-snob!! Questo, al limite, e non ne sono convinto, forse ha rinunciato all’IPhone 6, perchè c’ha il 5S….

  6. Gentile Francesco non si tratta di invidia pura e semplice, certo a tutti piacerebbe ma sarebbe solo più credibile se lo raccontasse un normale impiegato con uno stipendio di 1400 euro , un mutuo e 20000 euro in banca. non si discute l’idea e tanto di cappello all’autore che ha fatto scelte radicali ma diventare il’guru’ del downshifting …..con certe premesse….perdonami …è facile.
    Girando in barca se ne incontrano tanti che hanno mollato tutto e vivono in questo modo e prima non avevano certo stipendi da super manager…. ma chissà come mai nulla si legge ….. le notizie i giornalisti non sempre vanno a cercarle… spesso gli arrivano … e se hai i canali giusti….
    rimane cmq il fatto che l’autore ha avuto il coraggio di mollare e di questo bisogna darne atto.

  7. Ma allora non avete capito un C…..O
    il soggetto in questione non è un ex mafioso che ha ucciso e rubato e facendo il pentito fa la bella vita
    ha lavorato onestamente anche il sabato e la domenica quando voi eravate al bar….
    e adesso si .se la gode….
    mancate il punto ,
    con la sua cariera poteva avere milioni da parte , ma ha fatto una scelta di vita
    avere meno per vivere meglio
    Ma in Italia una cosa che Abbonda e’ gelosia e linvidia ….
    che bel paese !

  8. Il Perotti….ma è lo stesso furbo di Amici Miei? Mollo tutto cosa? Adesso basta cosa? Ma per favore…..

  9. caro Perotti , con il uto ex lavoro ti sei fatto un bel giro di conoscenze e guarda caso adesso questo articolo giusto giusto con l’uscita della versione tascabile del tuo libro….. dai sono altri quelli che hanno veramente mollato.I tuoi giri , gravitando su la spezia come velista un po li conosco, e devo dire che devi solo ringraziare le tue conoscenze in ambito editoriale , riesci ad essere come il prezzemolo….
    se non ricordo male le tue sculture sono quotate mi hanno detto che si sono vendute a botte di 1000 e passa…. ma se non ti chiamassi perotti e non avessi lavorato alla rcs con il ruolo che hai avuto…. beh credo che le tue sculture forse….varrebbero decisamente meno a patto cmq di trovare una galleria disposta a proporle…….

  10. Facile con i soldi messi via con il lavora da manager.intanto direi che con 800 euro al mese non paghi nemmeno la darsena per tenere ormeggiata la barca.poi finiti i doldi cosa farà ? e da vecchio che pensione potrà avere.senza carichi e legami famigliari,vivendo a carico degli altri(la sanità chi gliela paga)lavorando in nero senza pagare tasse.un bell’esempio da non seguire.penso se tutti potessero vivere in questo modo il mondo si fermerebbe in 10 minuti.bah….

  11. Per pura curiosità, ma quest’articolo, e il libro di cui si parla, a cosa servono? Parlare di com’è bello girare con uno yacht in giro per il mondo? E devo pure spendere i soldi di un libro per saperlo?

  12. Chissà dove ha trovato i soldi per la barca e il fienile … Nessun genitore da mantenere e/o a cui badare. Niente famiglia. Ma per piacere.

  13. Perotti !E’facile parlare con i soldi in tasca come hai tu !

    La barca l’ hai comprata con l’aria ?

    Anch’io sono stato velista e..adesso con la crisi non piu’…

  14. Certo,caro Perotti,tutto si può!Basta avere soldi,e non pochi,e non avere legami affettivi e familiari!Lino.

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