L'attrice Nina Pons_credits Ph. Mirko Morelli
 

Un cognome importante alle spalle, ereditato da sua madre, e la scelta di intraprendere il percorso attoriale allontanandosi dal mondo della moda. Nina Pons, figlia di Ilaria Venturini Fendi, si racconta tra esperienze di vita e cinematografiche dopo i successi delle serie tv “Baby” e “Circeo”, la nuova avventura sul set di “Vita da Carlo 2” con Carlo Verdone e il film “Bangla”. La giovane attrice, classe 1998, è uno dei volti rivelazione nel panorama italiano della recitazione e, attualmente, è sul grande schermo nella pellicola drammatica d’autore “La Seconda Via”, una coproduzione italo-slovena targata Quality Film, Angelika Vision e RS Productions, in collaborazione con Rai Cinema, per la regia di Alessandro Garilli. Primo lungometraggio sulla ritirata di Russia, nella battaglia di Nikolajewka, combattuta dai soldati alpini il 26 gennaio 1943, persero la vita migliaia di uomini. Una storia in costume che racconta la vicende umane e il coraggio patriottico di chi non è mai tornato dalla Seconda guerra mondiale.

La sua è una famiglia di creativi. Un vantaggio o un peso?

«Né un vantaggio, né un peso». 

Tra moda e recitazione ha scelto la seconda. Perché?

 «Perché mi piace. Fortunatamente non erano le mie uniche due opzioni nella vita, non mi è stato mai imposto cosa essere o fare da grande».

Ha studiato tanto, spesso è meglio improvvisarsi attori?

«Come tutti i mestieri, quello dell’attore prevede uno studio che credo sia la parte più divertente». 

“Bangla”, “Circeo”, “Vita da Carlo 2” con Verdone e molto altro: cosa porta con sé delle sue varie esperienze cinematografiche e di cosa, invece, si è pentita?

«Porto con me l’entusiasmo e i rapporti umani che si creano sul set. Non mi pento assolutamente di niente, all’inizio bisogna concedersi di fare esperienza…se mi dovessi pentire delle scelte fatte già a ventiquattro anni sarebbe preoccupante».

Attualmente è nelle sale con il film in costume “La Seconda Via”. Chi è il suo personaggio? 

«Iris, una contadina abruzzese che prova sentimenti di una purezza totale».

Tra poco inizierà il 73esimo Festival di Sanremo. Lo segue? Se la sentirebbe di co-condurlo se arrivasse la proposta dalla Rai?

«Certo che lo seguo e certo che no, non me la sentirei. Penso che per salire su quel palco bisognerebbe avere una carriera alle spalle o qualcosa da raccontare».  

Il ruolo che desidera interpretare sul set? 

«Non vedo l’ora di lavorare su un ruolo brillante». 

Il regista al quale non direbbe mai di no, pure se il film fosse brutto? 

«Sono tre e tutti italiani: Giuseppe Tornatore, Paolo Virzì e Marco Bellocchio, per me i loro film sono davvero belli». 

Sua madre, Ilaria Venturini Fendi, è ideatrice di una splendida iniziativa green, “FloraCult”. Ha anche lei il pollice verde?

«Mi piace stare in mezzo alla natura, è terapeutico. Ma no, non ho il pollice verde». 

Cosa augura a Nina per i suoi futuri progetti artistici? 

«Di non perdere mai la vitalità, il sentimento che si prova quando si lavora».