Elena Rotari:”Il mio nuovo film invita i giovani ad inseguire i propri sogni”

0

La produzione è la sua più grande passione ma in ogni suo progetto le piace ritagliarsi anche uno spazio legato alla recitazione. Elena Rotari, che con la sua D.R. Movie ha prodotto il film “Hoganbiiki, il valore della sconfitta”, film scritto e diretto da Enzo Dino, incentrato sulla storia di un’insegnante che, in seguito a un licenziamento, si ritrova a dover insegnare in una classe formata da ragazzi alle prese con ragazzi che vivono grandi disagi interiori. La Rotari, che nel film interpreta il ruolo di un personaggio che porta il suo stesso nome, Elena, si racconta al Giornale OFF.

Come nasce questa nuova avventura cinematografica?
L’idea di “Hoganbiiki, il valore della sconfitta”, nasce nel momento in cui il regista Enzo Dino è venuto a propormelo. E quello che mi ha spinto ad accettare la sua proposta di coinvolgermi sia come attrice ma anche come produttrice è soprattutto dovuta al fatto che è legata al mondo dei giovani.

E qual è il messaggio che ti piacerebbe arrivasse attraverso questo film?
Che nella vita, i giovani, non dovrebbero mai arrendersi. Dovrebbero almeno provare, con tutte le proprie forze, a raggiungere gli obiettivi sperati. Purtroppo, spesso, le famiglie sono assenti, perché  entrambi i genitori sono molto presi dai rispettivi impegni lavorativi. Prima invece, nella maggior parte dei casi, a casa restava la mamma a occuparsi dei figli. Ed è per questo che, oggi più che mai, la figura dell’insegnante assume un ruolo determinante.

Tra la produzione e la recitazione cosa preferisci?
Su questo non ho dubbi: la produzione. In realtà, però, il ruolo dell’attrice non mi dispiace. Mi piace, in ogni mio progetto, ritagliarmi uno spazio davanti alle camere. La produzione, però, mi emoziona di più: dall’organizzazione totale del dietro le quinte, in primis nella scelta dei professionisti che poi andranno a comporre il team finale. E’ stimolante, per me, avere la possibilità di offrire delle opportunità.

Quali ricordi conservi dei tuoi inizi?
Io ho iniziato portando i caffè sul set e battendo il ciak su un cortometraggio. Alla fine della quinta Liceo, anziché andarmene in vacanza con gli amici, ho preferito cominciare sin da subito a percorrere quella che poi è diventata la mia strada lavorativa.

A chi senti di dover dire grazie?
A tutti quelli che non hanno creduto in me (sorride, ndr). Nonostante le difficoltà, l’entusiasmo e l’ottimismo non mi hanno mai abbandonato, permettendomi di raggiungere diversi traguardi.

Progetti futuri?
Ho fondato una nuova casa di produzione, la Virgo Production. Partirò con un nuovo progetto in primavera, che segnerà il mio esordio alla regia. Per il momento posso solo anticipare che, anche questa volta, il film sarà legato al mondo dei giovani.