Si apre ufficialmente oggi, la 79esima edizione del Festival di Venezia. Nella prima giornata, l’esordio con White Noise diretto da Noah Baumbach che torna a lavorare con Adam Driver, qui al fianco di Greta Gerwig, Raffey Cassedy e Don Cheadle in una storia in cui una famiglia americana cerca in modo assurdo e talvolta apocalittico di affrontare i conflitti della vita quotidiana.
Diva della prima serata sarà Catherine Deneuve, che riceverà il Leone d’Oro alla Carriera. Quest’anno si celebrano i 90 anni dalla fondazione della kermesse.
Culturaidentità rende omaggio all’evento che segnò l’ingresso dell’Italia nel cinema internazionale con un numero speciale che ripercorre la storia della Mostra del Cinema e i divi italiani controcorrente. Marcello Mastroianni, in un’attenta analisi a firma di Raffaella Salamina; il regista degli spaghetti Western Sergio Leone e il maestro Ennio Morricone raccontati dalle brillanti penne di Alvaro Gradella e Francesco Sala. Icone italiane capaci di sovvertire i canoni di Hollywood e di segnare vere e proprie rivoluzioni nel mondo cinema.
Il mensile fondato e diretto da Edoardo Sylos Labini dedica la copertina del mese di settembre, realizzata da Beatrice Buonaiuto, alla diva dagli occhi di ghiaccio Alida Valli e alla prima locandina del Festival datata 1932. A regalare un intimo ritratto dell’attrice dei “Telefoni bianchi che disse di no ad Hollywood” è il nipote Pierpaolo De Mejo.
Imperdibile l’intervista a Pietrangelo Buttafuoco di Fabio Dragoni (“Gli artisti di sinistra sono diventati i guardiani dell’immensa fureria del conformismo e dell’obbedienza”) e l’editoriale di Maria Giovanna Maglie, che analizza lo schiacciamento dello star system verso il pensiero unico.
Un numero che indaga, inoltre, il glorioso passato del festival, nato nel 1932, grazie al racconto di Domenico di Tullio che rende omaggio ai fondatori della kermesse tra questi: il Conte Giuseppe Volpi; il padre fondatore della divulgazione cinematografica Luciano De Feo e lo scultore Antonio Maraini. Martina Riva ricorda, nel suo bell’articolo, come la prima edizione de ”L’Esposizione Internazionale d’Arte Cinematografica alla Biennale di Venezia” fosse priva di red carpet e rigorosamente sperimentale. Sebbene il Lido fosse popolato da star come Greta Garbo e un giovanissimo Vittorio De Sica, diretto dal regista Mario Camerini.
Non solo la storia, il numero affronta anche le nuove sfide e i linguaggi che attendono il Festival con la riflessione di Manuela Cacciamani, Presidente Unione “Editori e Creators Digitali” Anica. “Le nuove produzioni 4.0 sono già approdate alla Mostra – scrive la Cacciamani- uno dei primi festival al mondo che ha posto l’attenzione alla declinazione dell’audiovisivo innovativa, unica ed affascinante presentando opere realizzate in realtà virtuale”. In questa edizione, infatti, sarà inaugurata la sezione Venice Immercive che includerà tutti i mezzi di espressione creativa XR; video 360°, live performance e mondi virtuali.